Fumata nera sul fondo degli amministratori comunali a favore dell’emergenza Coronavirus.
In conferenza dei capigruppo i partiti di maggioranza hanno svicolato dalla nostra proposta di rimpinguare il fondo comunale per l’emergenza da Coronavirus devolvendo ad esso il corrispettivo di due mesi dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali e delle indennità di carica di Assessori e Sindaco. Una proposta che vale circa 260 mila euro. I partiti di maggioranza sono infatti rimasti fermi sulla loro posizione: il fondo può essere valorizzato con soli 300 mila euro, e solo a patto che i consiglieri di minoranza rinuncino agli emendamenti al bilancio di previsione. Non è prevista nessun’altra modalità di integrazione del fondo. In realtà, ulteriori risorse potrebbero inoltre essere recuperate da altre entrate straordinarie come le multe (siamo consapevoli che non tutti gli introiti potranno essere liberamente reinvestiti), oppure dalle aziende partecipate, secondo un progetto possibilmente condiviso e non improvvisato come quello di Amt che ieri, con l’iniziativa dei parcheggi gratuiti, ha favorito l’affollamento del centro storico nel periodo di massima diffusione del virus. Per cosa dovrebbero essere usati questi fondi? Se la Camera di commercio conferma di poter disporre delle risorse sufficienti a sostenere le imprese in crisi, il Comune dovrebbe concentrarsi nell’immediato sui servizi alle persone isolate come anziani costretti a casa, e le famiglie, spesso impedite a lavorare perché hanno i bambini a casa da scuola. Questo significa promuovere servizi di vicinato e farsi carico di bonus baby-sitter.
Inoltre, appena terminato il picco di contagio, consapevoli che è comunque importante dare il nostro apporto costruttivo nonostante l’atteggiamento dell’amministrazione, suggeriamo di avviare una seria campagna di rilancio del turismo, dei consumi e delle manifestazioni culturali onde limitare l’impatto della flessione di visitatori sul bilancio comunale.
Fino ad allora è indispensabile invitare la popolazione a condurre una vita responsabile restando in casa ed evitando le uscite non indispensabili.