Gli agricoltori continueranno a produrre per garantire il cibo. Il presidente Ferrarese: “Massimo impegno nel tutelare le nostre aziende in questo momento buio”.
“Un grande grazie a chi in questi giorni si sta impegnando per tutta la comunità. Ora noi agricoltori dobbiamo continuare a produrre e assicurare le materie prime per garantire l’approvvigionamento della filiera agroalimentare”. Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona, invia un’esortazione alle oltre 1.800 aziende agricole dell’associazione a continuare con l’impegno che da sempre contraddistingue il settore primario. “Il nuovo decreto emanato ieri dal presidente del Consiglio dei ministri per contenere l’epidemia da Covid-19 specifica che resta garantita l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi – sottolinea Ferrarese -. È evidente perciò il ruolo strategico affidato all’agricoltura in questo difficile momento. Certamente ci saranno difficoltà, ma le affronteremo mantenendo il sangue freddo e rimanendo uniti. Il settore primario assicura materie prime anche in situazione di difficoltà ed è il primo anello di una filiera che oggi, in particolare, non deve essere interrotta e arrivare al consumatore. Confagricoltura garantirà il massimo impegno per sostenere e tutelare le aziende impegnate nei settori dell’agriturismo, del florovivaismo, della fornitura di prodotti a ristoranti e di tutte le realtà maggiormente colpite da questa situazione di blocco delle attività. Ma non smetteremo di porre la massima attenzione anche alle pratiche commerciali sleali, alle difficoltà di reperimento dei lavoratori, all’approvvigionamento di mezzi tecnici e a molte altre difficoltà che questa crisi sta producendo”.
Confagricoltura Verona, con i propri uffici, continuerà ad essere al servizio degli agricoltori per sostenerli, assisterli e assicurare a tutti i servizi fondamentali per proseguire l’attività. Nel prestare assistenza, dovrà però operare garantendo la sicurezza degli associati e degli operatori, come impongono le disposizioni di legge e il senso di responsabilità. Verranno privilegiate le comunicazioni via mail e telefoniche, consentendo l’accesso agli uffici soltanto su appuntamento.