Il colosso lombardo A2A presieduto da Giovanni Valotti, a conclusione della presentazione dell’esercizio 2019, ha colto l’occasione per ufficializzare che entro aprile sarà presentata la proposta di A2A per l’aggregazione con le due multiutility venete. Il gentleman’s agreement dell’operazione A2A ce l’ha in esclusiva fino al 30 giugno 2020. Valotti però intende stringere i tempi e predisporre una proposta che soddisfi sia Agsm che Aim e anche gli azionisti. Intende formalizzare il tutto entro aprile perché poi ci sono i passaggi formali, e non facili, per l’approvazione da parte dei CdA e sopratutto dei due Consigli Comunali di Verona e Vicenza nei quali sull’argomento infuria la battaglia. A2A, che è entrata con una quota del 4,2% del capitale in Ascopiave Treviso, non ha chiesto posti in consiglio. Secondo Valotti è solo un ponte che rientra nella strategia di uno sviluppo in Veneto tra Verona, Vicenza e Treviso. Intanto A2A ha chiuso l’esercizio dello scorso anno con un utile in netta crescita del 13%, il migliore dei risultati conseguiti dalla nascita del gruppo e ha proposto un dividendo in aumento che sfiora l’11%. Niente male per i tempi che corrono.