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Vinitaly. Tentata rapina a mano arm…malata

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Il vertici di Veronafiere sono furibondi. Dopo aver dovuto prendere un’amara e pesantissima decisione di rinviare di un anno la più importante manifestazione mondiale fieristica, fiore all’occhiello di Verona e dell’Italia, si trovano ancora chi dalla Lombardia tenta il grande scippo. Da anni la Fiera di Milano tenta di diventare la capitale del vino italiana e infinite volte ha tentato, in un modo o nell’altro, di appropriarsi del Vinitaly. Si è pure inventata Milano Wine Week, ideato da Federico Gordini , che si terrà in autunno. Ecco allora che dopo il rinvio del Vinitaly le parole dell’ex Ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, sono diventate benzina sul fuoco. Sul suo profilo social Centinaio ha scritto: “Annullato il Vinitaly. Sarà l’anno di Milano. Il settore vitivinicolo deve concentrarsi su Wine Week. Con l’Italia in vetrina nella città più internazionale del nostro paese. Dimostrerebbe che il paese non si ferma davanti agli ostacoli”. Una conferma che per tutti è suonata come l’ennesimo tentativo della città meneghina di appropriarsi della più importante manifestazione italiana e mondiale del settore. L’ira di Veronafiere a questo punto è diventata incontenibile, come quella di tutta la città. Forze politiche scatenate, tanto che hanno dovuto intervenire l’ex ministro Lorenzo Fontana e il leader veronese del carroccio Nicolò Zavarise a smentire il collega di partito, e a garantire che il Vinitaly non si tocca perché patrimonio di Verona, per l’indotto economico che crea e per le eccellenze che rappresenta. Tutta la Lega ha giudicato inopportune e sbagliate le considerazioni dell’ex Ministro.

Achille Ottaviani


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Redazione
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