Veronafiere non porge l’altra guancia anzi rilancia con un nuovo evento in autunno rivolto alle aziende del vino, nel rispetto delle nuove regole dettate dal nuovo Covid. Una specie di brindisi spinto anche dai sistemi informatici al segno della rinascita della città, del settore vinicolo e dell’economia di Verona, guardando ad una nuova quotidianità; “Nel rispetto di una normalità”, come dichiara il Direttore Generale di Veronafiere Gianni Mantovani, “fatta di ingressi programmati, affollamenti controllati e protezione sociale”. Va compensato lo spostamento del Vinitaly all’anno prossimo. Bisogna dar vita, con le potenzialità della fiera, a nuove iniziative quando le misure restrittive saranno più morbide. Mantovani intende far ripartire uno dei motori della città con determinazione e una rotta precisa, cercando di far dimenticare a tutti li shock emotivo e di business che ha colpito il settore. Non dimentichiamo che l’indotto generato da Veronafiere si aggira intorno a 2 miliardi di euro, che non sono noccioline.