Al peggio non c’è mai fine. Dobbiamo adeguarci per un po’ ad usare guanti e mascherine. Su quest’ultime si sono riconvertite molte aziende italiane che le producono, e centinaia di migliaia sono arrivate da mezzo mondo. La Protezione Civile ne ha distribuite, volute dalla Regione, un buon quantitativo anche se un’po fantozziane. Qui arriva il bello, perché le mascherine non si trovano, sono esaurite e spesso vendute a cifre diverse, a volte addirittura esorbitanti. Nella media dovrebbero costare intorno ad un euro ma c’è chi le vende anche a dieci, e non sono clandestine o vendute al mercato nero ma bensì in farmacie, para-farmacie e negozi affini. Questo vale anche per i guanti e c’è chi approfitta della situazione per fare cassa a costo di violare la legge. Sul problema, per impedire questo vergognoso traffico, stanno facendo un grandissimo lavoro i NAS e la Guardia di Finanza, e in alcuni casi se ne sta occupando, proprio su denuncia dei finanzieri, la Procura della Repubblica, nella persona del PM Beatrice Zanotti. A dar man forte alle Fiamme Gialle sono spesso le segnalazioni di molti veronesi, che hanno notato la differenza tra quanto letto o visto in TV e su internet, alla realtà dei prezzi al momento dell’acquisto. Comunque, nonostante distribuzioni gratuite, fabbriche riconvertite e via dicendo, di mascherine in giro ce ne sono gran poche. Doppiamente scandaloso è che spesso chi fa la cresta sui prezzi, sono persone al di sopra di ogni sospetto, come i farmacisti. Una categoria mai stata povera, che nel delicato momento storico che stiamo vivendo dovrebbe essere in prima fila a tutelare l’interesse dei veronesi.