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Confagricoltura: “Sconcerta la firma tra Regione Veneto e Coldiretti”

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Le associazioni agricole: “La Regione Veneto ha perso ruolo super partes, tanto più grave in un momento di crisi come questo. “Stupisce e sconcerta la firma del patto annunciata dagli assessori regionali Giuseppe Pan ed Elena Donazzan con una delle associazioni del mondo agricolo per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”. Cia Agricoltori Italiani Veneto, Confagricoltura Veneto, Agri del Veneto esprimono tutto il loro disappunto dopo la comunicazione della firma, avvenuta oggi, con la sola Coldiretti, di un patto per agevolare il reclutamento di lavoratori stagionali. “La Regione – dichiarano i rispettivi presidenti regionali Gianmichele Passarini, Lodovico Giustiniani e Doriano Annibale – ha perso la sua neutralità e il suo ruolo super partes, che dovrebbe essere garantito in ogni momento, ma soprattutto in questa fase di emergenza dovuta al coronavirus. La mancanza della manodopera stagionale in agricoltura è conclamata, sono settimane che lanciamo l’allarme. L’idea di questo patto nel quale coinvolgere Veneto Lavoro è nata proprio in seno al Tavolo Verde al quale hanno partecipato tutte le associazioni; tutte hanno portato il proprio contributo, le proprie idee e messo a disposizione le rispettive strutture. Ma si vede che per la Regione questo non è importante: si firma con una parte sola e poi, con “magnanimità”, si assicura che si estenderà «l’accordo con la banca dati di Veneto Lavoro a tutte le organizzazioni del mondo agricolo». Ci spiace, ma non è un atteggiamento accettabile e corretto, non è una gara ad essere i primi della classe”. Cia, Confagricoltura e Agri del Veneto assicurano che continueranno a lavorare come prima e più di prima per cercare “soluzioni che vadano a vantaggio di tutti. Il nostro impegno è che nessuno resti indietro e che non ci siano agricoltori di serie A e di serie B”. Ma certamente cambieranno i rapporti con la Regione Veneto, “la cui scelta di parte – concludono Passarini, Giustiniani e Annibale – non trova nessuna giustificazione se non in un grave errore commesso nella concitazione di questo momento”.


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Redazione
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