Saltato il Vinitaly speriamo che Verona non perda anche la stagione areniana. Intanto partiamo da una buona notizia: domenica 3 maggio in onda su Sky la Fondazione Arena regala alla Fase 2 una maratona musicale non-stop a tutti gli amanti della lirica. Il meglio del meglio di quanto avvenuto in passato dal titolo “Sognando l’Arena“. Un’intera giornata, dalle 7 del mattino fino alla sera. Idea straordinaria e positiva di rilancio della lirica e del nostro stupendo anfiteatro perché l’ex Ente Lirico, oggi Fondazione, si trova ad affrontare il momento più difficile di 107 anni di storia. La Sovrintendente, grande cantante, Cecilia Gasdia non ha nessun desiderio di arrendersi e gettare la spugna. Insieme ai componenti del Consiglio d’Indirizzo e al Direttore Generale Gianfranco De Cesaris sta lavorando giorno e notte ad un progetto pilota, chiamiamolo di ripartenza, che potrebbe essere utilizzato da tutti gli altri teatri all’aperto, non solo in Italia, ma anche nel mondo. Il progetto parte dalla premessa che i grandi spazi areniani possano permettere adeguate misure di sicurezza sia ai complessi artistici ma sopratutto al grande pubblico. Si lavora per questo su un protocollo per la ripresa delle attività, che diventerebbe un’esperienza anche per altre situazioni culturali che vogliono tornare ad adoperare il prima possibile. Cecilia Gasdia, donna di grande carattere, ma sopratutto decisa e mai rassegnata, con la sua esperienza svolge un doppio compito grazie alla sua professionalità. E’ stata una grande cantante lirica conosciuta nel mondo che oggi veste i panni del manager. Nessuno meglio di lei può comprendere i problemi e le preoccupazioni anche di cantanti ed artisti. La affianca il Direttore Generale De Cesaris, che insieme ai membri del consiglio di Indirizzo cercano di coniugare le esigenze di artisti, musicisti e pubblico, facendo tesoro delle norme di distanziamento, protezione, sanificazione e quant’altro. Con grande umiltà Gasdia dichiara che oggi tutti devono sentirsi operai della musica e l’Arena deve comportarsi come una fabbrica, e tutti, vertici e dipendenti della Fondazione sembrano aver capito la grande sfida che li attende e sembra esserci finalmente un rapporto positivo di tutto il personale che lavora ad ogni livello. Pronti ad offrire bellezza e gioia. Un anno difficile, dice Cecilia Gasdia, ma non sarà affatto un anno silenzioso. Fin che c’è vita, c’è speranza.



