A Verona si torna a correre e passeggiare lungo le alzaie dell’Adige e sulle piste ciclopedonali. Così come a sedersi sulle panchine che si trovano in piazze, giardini e lungo le strade. Sempre muniti però di mascherina e guanti, o gel disinfettante. Da oggi parte un progressivo allentamento dei divieti comunali. Il sindaco Federico Sboarina ha deciso, infatti, di revocare alcune delle misure che erano state adottate per contenere i contagi. “Ricominciare, è questa la parola d’ordine e la direzione da intraprendere – ha detto Sboarina durante la consueta diretta streaming -. Ormai i dispositivi di protezione personale, così come le distanze di sicurezza, sono entrati nella nostra mentalità. I veronesi hanno dimostrato di aver acquisito tutte quelle misure che ci permetteranno, anche nei prossimi mesi, di continuare a contenere il virus. Sono diventati abitudini assodate, comportamenti che 40 giorni fa sembravano impensabili. Adesso praticamente tutti i cittadini hanno capito e la curva dei contagi lo dimostra. Ecco perché è tempo di ripartire e di andare incontro alle esigenze sociali e relazionali, oltre che a quelle economiche. Se le settimane scorse il messaggio era di restare tutti a casa e le chiusure erano motivate dall’emergenza sanitaria, oggi che abbiamo dimestichezza con mascherine e rispetto delle distanze dobbiamo iniziare con le riaperture. Con la stessa logica, già da qualche giorno ho cominciato ad allentare altri divieti, come ad esempio l’apertura dei banchi alimentari nei mercati che, un mese fa, aveva generato assembramenti, mentre la settimana scorsa ordine e rispetto di tutte le misure di sicurezza”. Per quanto riguarda le messe, a Verona, le celebrazioni eucaristiche feriali e della domenica potrebbero riprendere presto. Il sindaco ha scritto al Prefetto per chiedere un chiarimento sui divieti alle messe. Infatti, i decreti ministeriali mantengono aperti i luoghi di culto e ne consentono l’ingresso, mentre sospendono tutte le cerimonie, come ad esempio battesimi, comunioni, cresime e matrimoni. “Interpretando alla lettera i decreti in vigore, non si capisce come mai le messe, quali manifestazioni di culto ordinario e non cerimonie, siano sospese – ha concluso Sboarina -. Mi sono già confrontato con il Prefetto Donato Cafagna e la Curia. Le messe devono riprendere, per molte persone si tratta di una necessità, certamente non materiale ma spirituale. Ad oggi, con la ripartenza di alcune funzioni, è incomprensibile come non si possa tornare a celebrare, ovviamente rispettando tutte le misure di sicurezza e le distanze sociali. Attendo l’interpretazione prefettizia, ma auspico che presto i fedeli possano tornare in chiesa per le funzioni feriali e della domenica”.