“Due milioni di euro nel 2018 e 2,7 milioni nel 2019: sono gli importi delle spese sostenute da Acque Veronesi per affidamenti diretti o in economia, sottosoglia o cottimo fiduciario negli ultimi due anni, e tutti i lavori sono stati assegnati senza gara o con procedure semplificate”. A dichiararlo Federico Benini capogruppo del Partito Democratico sottolineando il fatto che “Un team interno di tecnici sarebbe costato molto meno”. Poi solleva due interrogativi: “Siamo sicuri che questi appalti, che in buona parte riguardano la direzione lavori o compiti di progettazione, non avrebbero potuto essere svolti con risorse interne? E’ opportuno ricorrere così massicciamente a incarichi e consulenze esterne?”. “La questione è più che mai attuale – continua – i risparmi attuabili con una internalizzazione dei lavori di direzione e progettazione avrebbero potuto essere reinvestiti in programmi di agevolazione tariffaria per le fasce deboli della popolazione e in questo periodo di pandemia sarebbero stati un toccasana. Chiediamo una verifica con i vertici di Acque Veronesi per capire se questa pratica sia corretta oppure porti soltanto a maggiori esborsi per l’azienda e quindi per i veronesi”.
Home Articoli_all Acque Veronesi. Benini: “Ancora tante consulenze e incarichi esterni. efficienza o spreco?”