Il festival areniano, come il Vinitaly dovrà slittare al 2021. Si pensava fino all’ultimo di trovare una formula che coniugasse l’emergenza per salvare almeno in parte la stagione areniana, con meno posti e più sicurezza, ma alla fine non sarà possibile. Nonostante l’anno più difficile che il teatro lirico si trova a vivere, non rimarrà in silenzio. Il Sindaco Federico Sboarina, la Sovrintendente Cecilia Gasdia e il Direttore Generale Gianfranco De Cesaris puntano tutto sul mese di agosto, dove sono previsti una decina di eventi con un massimo di 3.000 spettatori e il palco al centro dell’anfiteatro. Non ci sarà platea e i coristi in cerchio tutti intorno al palco. Un 2020 triste ma non silenzioso e mentre scriviamo tutti sono in attesa che il protocollo governativo, per tutti i teatri all’aperto italiani, che deve emanare il Ministro del Beni Culturali Dario Franceschini. I dettagli studiati nei minimi particolari hanno già un nome: “Cuore della Musica”, e come scrivevamo saranno 10 eventi con super nomi di fama mondiale, Placido Domingo, Leo Nucci, Vittorio Grigolo, Ezio Bosso, Anna Netrebko, Daniel Oren ed altri ancora. Quello che non ci sarà, e che Verona perderà, è l’indotto economico degli eventi areniani, sono centinaia di migliaia di euro solo nel veronese. Ora, precisa il dg De Cesaris, cerchiamo di far quadrare i conti, rispettare le norme finanziarie sulle fondazioni e comunque mantenere, ed arrivare, a condizioni di pareggio. Intanto gli 82.000 appassionati che avevano acquistato i biglietto prima del febbraio scorso avranno una prelazione per la conferma della loro presenza e potranno scegliere l’evento più gradito. I vertici della Fondazione puntano tutto su spettacoli ad altissimo livello. Per quanto riguarda la stagione invernale, almeno quella, per il momento rimane confermata. Tutto nella speranza che la situazione migliori. Ha ragione la Gasdia quando sostiene che dobbiamo preparare il futuro senza farci bloccare dalla paura e con l’entusiasmo che la contraddistingue è convinta che il 2020 sarà una stagione diversa, storica e memorabile.