Flavio Tosi torna sul caso dell’ex detenuto indiano scarcerato il 17 aprile, senza sistemazione e libero di circolare in città nonostante in quel momento fosse stato dichiarato positivo al Coronavirus (gli accertamenti successivi per fortuna hanno verificato la falsa positività). Tosi mostra le carte che smentiscono clamorosamente il Sindaco: “Sboarina ha ingiustamente accusato la direttrice del carcere dottoressa Bregoli – dice Flavio Tosi – le carte mostrano che il Primo Cittadino ha mentito spudoratamente. Se l’ex detenuto indiano, in quel momento dichiarato positivo al coronavirus, una volta scarcerato è stato libero di circolare per Verona, è colpa esclusivamente del Sindaco, che è anche autorità sanitaria a Verona. La Bregoli due volte, il 13 e 14 aprile, ha sollecitato formalmente e con carattere di urgenza il Comune a trovare un alloggio all’ex detenuto, perché lei sarebbe stata obbligata a dare esecuzione indifferibilmente al provvedimento di scarcerazione della Corte di Appello di Venezia. Il provvedimento indicava il Comune di Verona come luogo d’obbligo di dimora, ciononostante l’Assessore al Sociale Bertacco ha risposto alla Bregoli il 14 aprile liquidandola in tre righe, affermando che il Comune non aveva posti disponibili. Quindi Sboarina non può dichiarare che lui si era attivato per trovare un alloggio e che la Bregoli ha agito da sola. La dottoressa Bregoli non poteva aspettare oltre, il provvedimento della magistratura era indifferibile e Sboarina, in tal senso, era stato avvertito due volte dalla stessa, ma non ha fatto nulla come conferma la lettera di Bertacco, che nega telegrafico le richieste della Direttrice del carcere. La verità è che l’alloggio, fatalità, è stato trovato solo quando è esploso il caso a livello mediatico, quando i buoi erano scappati, con l’ex detenuto – in quel momento considerato positivo – che nel frattempo aveva scorrazzato libero per Verona”. Quindi “Sboarina – dice Tosi – è un bugiardo, con la coda di paglia, perché scarica le sue gravissime colpe e responsabilità attaccando in modo ingiusto una dirigente dello Stato autorevole e imparziale, la quale ha semplicemente fatto il suo dovere attenendosi alle regole. Una miseria politica inaudita”. “Per fortuna – conclude Tosi – che l’ex detenuto in realtà non era positivo, ma si è scoperto solo poi, nel periodo preso in esame era stato dichiarato affetto da coronavirus e Sboarina avrebbe dovuto agire in tal senso. Invece se ne è lavato le mani dimostrandosi una persona inaffidabile, che ha messo in pericolo la salute dei veronesi”.
Alleghiamo le due mail e le due lettere della dottoressa Bregoli e la risposta dell’Assessore Bertacco.