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Primo weekend della “fase 2”. Dopo 70 giorni i contagi si azzerano

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Nel primo weekend della cosiddetta ‘fase 2’, i veronesi sono tornati a popolare le strade e le piazze del centro. Con le mascherine a coprire naso e bocca e rispettando le distanze di sicurezza, anche nel fermarsi a chiacchierare. La città ha risposto in maniera positiva all’allentamento delle limitazioni. Tante le famiglie, i giovani e le persone che, tra sabato e domenica, hanno sfruttato le giornate di sole per fare una passeggiata in centro storico, come previsto dalle norme regionali e nazionali. Dal 4 maggio, infatti, sono autorizzati gli spostamenti all’interno della regione, e quindi anche fuori dal proprio comune di residenza, per praticare attività motoria e sportiva, così come per visitare i congiunti, fare la spesa e ritirare il cibo d’asporto. E i controlli messi a punto dalla Polizia locale hanno attestato il rispetto delle regole. Sono state 197 le persone fermate nella giornata di sabato e 147 quelle controllate domenica. Nessuna multa è stata comminata. Così come per i 167 esercizi ispezionati sabato e i 62 sottoposti a controlli domenica. Prima prova superata, quindi, per i veronesi. Anche agli occhi del sindaco Federico Sboarina che, ieri, ha voluto accertarsi di persona di come la città stesse reagendo agli allentamenti. Proprio nella giornata in cui Verona, per la prima volta dopo 70 giorni di emergenza, registrava zero nuovi contagi fra Verona e provincia rispetto alle 24 ore precedenti. “Il virus non è sparito, c’è ancora e, nonostante sia meno diffuso, dovremo conviverci – ha spiegato stamattina il sindaco Sboarina -. Quando i contagiati aumentavano in maniera esponenziale nel nostro territorio, tutti aspettavamo il momento di vedere il segno zero negli aggiornamenti. Questo non significa che ne siamo fuori, lo dimostra il fatto che avremo altri nuovi contagi, ma significa che la curva non sale più perché le misure per il contenimento hanno funzionato. Distanziamento sociale, mascherine, guanti o gel disinfettante sono le nostre armi per combatterlo. E finalmente dopo 70 giorni di sacrifici, si vedono i risultati. Ora dobbiamo mantenerli, anche per far ripartire le nostre attività economiche e tornare a riprenderci la nostra vita, pur con una nuova normalità. Se siamo arrivati al traguardo del ‘primo zero’ è grazie al senso di responsabilità dei veronesi. Dopo mesi di reclusione in casa, ieri ho visto tantissime persone per strada, tutte rispettose delle nuove norme di comportamento. Quasi tutti indossavano correttamente la mascherina, chi l’aveva abbassata per prendere una boccata d’aria la rialzava immediatamente quando incrociava qualcuno e, anche chi si fermava a parlare, manteneva le distanze interpersonali. In piazza San Zeno c’erano moltissime famiglie, ma nessuna situazione irrispettosa. Oggi si può uscire, l’importante è farlo con maturità, rispettando le misure che ci consentono di evitare nuovi contagi. Non è assolutamente un ‘liberi tutti’, perché non vogliamo che i positivi tornino ad aumentare. Di settimana in settimana, c’è stato un progressivo miglioramento, frutto degli sforzi fatti da ognuno di noi. Ecco perché le nuove norme di comportamento sono fondamentali”.
 


 


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Redazione
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