Centinaia di avvocati veronesi sono scesi virtualmente in campo per manifestare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti, in primis il Ministro della Giustizia, sulle profonde criticità che caratterizzano la cosiddetta “fase 2” delle attività giudiziarie. Il Ministero ha delegato dando carta bianca ai singoli Presidenti delle sedi giudiziarie italiane a gestire in autonomia la ripresa delle attività. Di fatto ogni Presidente di Tribunale si è trovato nelle condizioni di dover gestire in proprio le problematiche legate alla tutela della salute dei dipendenti e dei fruitori dei servizi giudiziari, con la conseguenza che ognuno ha deciso a “macchia di leopardo” quanto riteneva opportuno. Per fare un esempio il Tribunale di Vicenza ha ripreso con sostanziale regolarità le udienze dotando la struttura di tutti i presidi necessari per salvaguardare gli utenti da possibili contagi pur assicurando le attività giurisdizionali.
Il Tribunale di Verona, con l’ausilio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, ha profuso alacri sforzi per cercare di fare funzionare la macchina giudiziaria nel difficile momento della ripartenza. La manifestazione avvenuta ieri con la presenza, sempre virtuale, di centinaia di avvocati del Foro di Verona (guarda video), voleva essere di stimolo collaborativo con il Tribunale di Verona e con il Consiglio dell’Ordine presieduto da Barbara Bissoli, per offrire spunti di disponibilità e collaborazione affinché le attività siano implementate nel più breve tempo possibile. A questo proposito ha dichiarato al nostro giornale l’avvocato penalista Luca Tirapelle, uno dei protagonisti dell’iniziativa e presente nel video: “L’iniziativa credo che abbia colto nel segno se si considera l’ampia condivisione suscitata. Una manifestazione nata anche dall’esigenza dei cittadini di trovare risposte concrete alle necessità che implicano il coinvolgimento del sistema giustizia”.
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