Il leader di Prima Verona Michele Croce, da qualche giorno è ricoverato all’Ospedale di Borgo Trento causa Covid, come si legge sul post da lui scritto su Facebook: “Abbiate cura di voi stessi. Dei vostri famigliari, amici. Non prendete nulla sottogamba, basta un niente ed eccoci qua, eccomi qua, a 46 anni attaccato all’ossigeno per respirare. Qui c’è un personale medico ed infermieristico che si sta facendo in quattro, con amore e dedizione, guidato dal dott. Micheletto, in un reparto completamente occupato. Ringraziamoli sempre e non vanifichiamo i loro sforzi sovrumani. Vi abbraccio tutti anche se non posso rispondervi”.
Ma andiamo con ordine per capire quanto successo. Il 28 ottobre Michele Croce ha partecipato alla manifestazione degli esercenti veronesi, chiedendo di non chiudere nuovamente le attività, perché abbassare le saracinesche per molti vuol dire non rialzarle più. Ecco che quindi è sceso in piazza con lo slogan “Riaprire per vivere” esponendo un suo pensiero, con uso di mascherina e tutte le precauzioni del caso.


“Elegantemente” Selvaggia Lucarelli ha preso questo accaduto e l’ha ritorto contro Croce che al momento, essendo sotto ossigeno in ospedale, non può nemmeno difendersi. La giornalista/blogger/scrittrice/commediografa/conduttrice radiofonica su Facebook scrive: “Riaprite tutto! Poi: sono attaccato all’ossigeno. Michele Croce, leader del Movimento Prima Verona. Post del 28 ottobre. Post di oggi, 13 novembre“.
Davvero siamo arrivati a tanto? Una persona deve venire condannata perchè esprime il suo pensiero? Davvero è giusto prendere in giro?
Persone come lei che hanno la possibilità di raggiungere mediaticamente molta gente dovrebbero lanciare messaggi più positivi, di incoraggiamento, di unità, umanità e solidarietà. Sicuramente sfruttare un social per sfottere una persona malata e incitare all’odio (basta guardare i commenti del post) non è da professionisti… e lei dovrebbe esserlo.