Dalla manutenzione dei parchi gioco, alla sistemazione di cortili, aree verdi, panchine e cancellate, il progetto ‘Ci sto? Affare fatica‘, avviato dal compianto assessore Stefano Bertacco, torna per la terza estate consecutiva. A Verona ma anche in altri 15 comuni della provincia, i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni saranno coinvolti in attività di volontariato, cittadinanza attiva e cura del bene comune. Suddivisi in squadre da 10 e seguiti dai tutor delle cooperative Energie Sociali, L’Albero e Aretè. Un’iniziativa supportata anche attraverso lo strumento del Patto di sussidiarietà che vede protagoniste tutte le otto Circoscrizioni e diverse associazioni, che lavorano insieme per l’individuazione di beni comuni della città.
Ogni adolescente partecipante riceverà i ‘buoni fatica’ del valore di 50 euro settimanali da spendere nei negozi convenzionati oppure, novità di quest’anno, i ‘crediti’ Pcto – Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, previsti dal curriculum scolastico.
Dalle ore 12 di mercoledì 19 maggio saranno aperte le iscrizioni sul sito www.cistoaffarefatica.it, sono 450 i posti disponibili a Verona e altri 500 nel resto del territorio provinciale. Il progetto, che ha il sostegno di Fondazione Cariverona e Calzedonia, si è allargato a macchia d’olio e oggi vede coinvolti i Comuni di San Giovanni Lupatoto, Villafranca, Buttapietra, Castel D’Azzano, San Bonifacio, Vigasio, Cerea, Legnago, Isola della Scala, San Martino, San Pietro di Morubio, Villa Bartolomea, Casaleone, Mozzecane e Gazzo Veronese.
Preziosa anche la collaborazione di Amia, che fornirà le attrezzature e i materiali, così come del Nucleo di Protezione Civile di Verona che formerà i tutor su sicurezza, pronto soccorso e misure antiCovid.
L’anno scorso in tutta la provincia erano stati 751 gli adolescenti partecipanti, per un totale di 75 squadre di ragazze e ragazzi e 16.520 ore di cura dei beni comuni.
Questa mattina l’avvio del progetto per l’estate 2021 è stato presentato direttamente sulla scalinata di Palazzo Barbieri. Erano presenti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare, il direttore generale di Fondazione Cariverona Giacomo Marino e i rappresentanti dei Comuni coinvolti, tra cui Attilio Gastaldello sindaco di San Giovanni Lupatoto. Oltre ai referenti delle cooperative: Cristiano Bolzoni per Energie Sociali, Francesco Righetti de L’Albero e Francesca Gambini di Aretè.
“Questo è uno dei tanti segni tangibili lasciati dall’assessore Bertacco, aveva piantato un seme che oggi sta dando veramente tanti frutti preziosi – ha detto Sboarina -. Nei prossimi mesi vedremo i nostri ragazzi impegnati per la città e la loro comunità, un modo per renderli protagonisti della cura del bene pubblico. A maggior ragione quest’anno, l’iniziativa assume un valore ancor più importante. Abbiamo visto negli ultimi mesi l’aggravarsi di tante problematiche giovanili, oggi impegnare gli adolescenti in percorsi positivi e concreti deve essere una priorità. Riconoscendo loro il merito di darsi da fare per il territorio in cui vivono”.
“Sensibilizziamo così i ragazzi all’amore, alla cura e alla consapevolezza per tutto ciò che è di tutti, della comunità – ha aggiunto Maellare -. Siamo entusiasti di vedere che la rete di Comuni aderenti si allarga di anno in anno e quindi aumenta di conseguenza anche la disponibilità dei posti. E il coinvolgimento di tutto il territorio per offrire ai giovani un’esperienza formativa efficace, che concretizzi anche interventi utili per migliorare tanti spazi verdi e aree pubbliche”.
“Un progetto che permette la diffusione di buone pratiche – ha concluso Marino -, e che ha un impatto importante sui ragazzi, motivandoli a darsi da fare, concretizzando il concetto di educazione civica. I giovani diventano così responsabili della cosa pubblica. Ecco perché abbiamo rinnovato il sostegno all’iniziativa che nel biennio 2019-2020 ha coinvolto, nelle province di Verona, Vicenza e Ancona circa 4 mila giovani”.