Home Articoli Salvini in Bra: la bella sorpresa è Francesca. Tosi fa le pulci...

Salvini in Bra: la bella sorpresa è Francesca. Tosi fa le pulci a Sboarina sulla casa scontata

Pubblicità

Politica – Lega.

Matteo Salvini arrivato a Verona con la fidanzata Francesca Verdini per la prima areniana, ha voluto salutare i vertici e i simpatizzanti del suo partito in piazza Bra al Liston 12. Quasi puntuale, dimagrito e ringiovanito ha salutato i presenti e ha apprezzato il lavoro del movimento fatto a Verona dai suoi uomini sia nelle amministrazioni sia all’interno della Lega sul territorio. Presente tutto il gotha leghista. La vera sorpresa però non è stato il “capitano” Salvini ma la sua nuova “morosa” come si dice nel nostro Veneto. Francesca Verdini figlia di Dennis Verdini, parlamentare di Forza Italia e fedelissimo di Silvio Berlusconi, toscanaccio rude ma genuino, finito nel tritacarne della magistratura ma ora finalmente a casa. La novità dell’incontro è stata lei. Giovane ma già donna, bella gentile sorridente genuina e disponibile, ha sconvolto il fedelissimo popolo leghista. tutti gli occhi erano puntati su di lei che con intelligenza è arrivata ma è rimasta in disparte lasciando la scena al capo Salvini. Però con un sorriso solare per tutti ad ascoltare chi la voleva conoscere e salutare. Una vera donna di un leader che rappresenta uno dei più importanti partiti italiani. Potremmo dire, tornando indietro di 20 anni, degna figlia di suo padre. Da sottolineare l’impeccabile organizzazione (sicurezza e stampa) affidata al consigliere Andrea Velardi e al gialloblù Stefano Rasulo.

Politica – Tosi.

Flavio Tosi, ex sindaco di Verona, è uno di quelli che non molla l’osso nemmeno se glielo togli a quatto mani. E così mette i puntini sulle “i” sull’appartamento acquistato a prezzo risibile dal sindaco di Verona Federico Sboarina allora solo aspirante primo cittadino. Se la matematica non è un’opinione e i rapporti professionali neppure non si può dar torto all’ex sindaco quando sostiene che l’appartamento acquistato da Sboarina a metà prezzo è avvenuto dopo un giro di valzer quantomeno singolare e un po’ vorticoso ad opera di un avvocato socio dello studio dell’attuale sindaco. Tosi, numeri e dati alla mano, dimostra che Sboarina è stato fortunato ma non poteva non sapere di quanto lo sarebbe stato. Insomma non era una lotteria con un signore bendato che sceglie un numero. Una cosa certa e documentabile è che l’avvocato della società che ha venduto gli appartamenti, tra cui quello del sindaco, come scrive senza usare i condizionali il settimanale L’Espresso, era uno dei legali che dismettevano per cartolizzazione immobili di pregio nel cuore del centro storico. Un pasticcio organizzato da Unicredit di cui molti veronesi sono correntisti, ai danni di una società immobiliare assai capitalizzata che ha fatto le relative denunce alla Procura della Repubblica e che poi si è trovata depauperata e svenduta dall’istituto di credito che gli aveva dato fiducia e relativi mutui. C’è da credere, o quantomeno sospettare, che nella vita nulla è mai per caso.


Questo articolo può interessare ad altri? Condividilo subito!