Giorgia Meloni, leader del partito nazionale Fratelli d’Italia che nei sondaggi alita sul collo, come si dice in gergo ciclistico, all’alleato Matteo Salvini, in piazza San Zeno presenta davanti a tutto il gotha della destra veronese il suo libro “Io sono Giorgia”, intervistata da Paolo Del Debbio.
Ha deciso di scriverlo e pubblicarlo perché, sono parole sue, “Ho visto troppa gente parlare di me e delle mie idee per non rendermi conto di quanto io e la mia vita siamo in realtà distanti dal racconto che se ne fa. E ho deciso di aprirmi, di raccontare in prima persona chi sono, in cosa credo, e come sono arrivata fin qui”.
In questo libro, Giorgia Meloni parla per la prima volta di sé a tutto tondo. Delle sue radici, della sua infanzia e del suo rapporto con la mamma Anna, la sorella Arianna, i nonni Maria e Gianni e del dolore per l’assenza del padre; della passione viscerale per la politica, che dalla “sua” Garbatella l’ha portata prima al Governo della Nazione come Ministro e poi al vertice di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei; della gioia di essere madre della piccola Ginevra e della storia d’amore con Andrea; dei suoi sogni e del futuro che immagina per l’Italia e per l’Europa. Ma affronta anche, con la schiettezza e la chiarezza che la caratterizzano, temi complessi come la maternità, l’identità e la fede. Un racconto appassionato e appassionante, scandito nei titoli da quel tormentone nato per essere ironico ma diventato un manifesto identitario. Passato, presente e futuro del leader politico sul quale sono puntati gli occhi di molti, in Italia e non solo.
Grande oratrice che, bene o male, con i suoi occhioni sprizza simpatia da tutti i pori, si è fatta ascoltare da il suo popolo e dai simpatizzanti, orfani di quella che è stata Alleanza Nazionale.
Presenti in piazza San Zeno tutti gli esponenti di spicco di Fratelli d’Italia di Verona e provincia.