Home Articoli Addio Veronantiquaria: “Abbiamo perso anche se abbiamo vinto!”, la lettera di Retròbottega

Addio Veronantiquaria: “Abbiamo perso anche se abbiamo vinto!”, la lettera di Retròbottega

Pubblicità
“Autospurgo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in redazione.

Questa purtroppo è una di quelle tristi notizie che non avremmo mai voluto comunicare: da novembre 2021 termina la gestione di VERONANTIQUARIA, IL MERCATO DELL’ANTIQUARIATO UFFICIALE DELLA CITTA’ DI VERONA, da parte dell’Associazione Culturale Retròbottega.

Retrobottega non gestirà più Veronantiquaria non per demerito, non per mala gestione, non per incuranza ma solo ed esclusivamente per un “cavillo” burocratico di dubbia rilevanza.

La nostra storia inizia più di dieci anni fa.

Eravamo dei giovani con tanti sogni e tanta voglia di fare. Eravamo degli idealisti, formati nel mondo dell’arte e del design, della musica e dello spettacolo, del marketing e della comunicazione, con la voglia di portare a Verona ciò che avevamo imparato all’estero e in tante altre città italiane.

Abbiamo creato progetti inediti e mai sperimentati a Verona, lanciando e valorizzando per primi alcune location che oggi sono frequentate da molti, facendo scuola ad altri, crescendo nel corso del tempo e migliorando sempre di più. Abbiamo, nel corso degli anni, prodotto moltissimi eventi e contenuti artistici, insegnando ai ragazzi più giovani, sempre nell’ottica della rete e della collaborazione.

Così sono nati Arsenale Vintage Market, Old, Get Back to Vintage, Vintage sotto le stelle, Urban Ecofestival e molte altre iniziative ed eventi unici che hanno portato arte e bellezza per molto tempo, non solo a Verona. Gli eventi sono stati perlopiù gratuiti ed autofinanziati; moltissimi hanno messo in rete realtà ed associazioni, lanciando e in parte riqualificando per la prima volta il Parco delle Mura di Verona e l’Arsenale austriaco, siti di interesse UNESCO che oggi sono tanto blasonati e ricercati.

Poi, nel 2014 abbiamo creato Veronantiquaria: IL MERCATO DELL’ ANTIQUARIATO DELLA CITTA’ DI VERONA, partecipando e vincendo una gara pubblica. Per 7 anni ci siamo adoperati con un lavoro appassionato, instancabile, indefesso per la realizzazione, lo sviluppo e la crescita di quello che oggi è il più frequentato, amato e seguito evento di antiquariato del Veneto.

Dal 2014 la nostra associazione Retròbottega, ogni prima domenica del mese, ha portato nel quartiere di San Zeno 260 espositori e svariate migliaia di visitatori. Il progetto Veronantiquaria di proprietà di Retrobottega, nel corso degli anni ha creato occasioni culturali con un’infinità di artisti e sostenuto il lavoro del comparto artistico culturale e musicale. Tantissime ore di musica, di letteratura, per grandi e piccoli con l’Ora delle Fiabe, di incontri e rassegne, sempre coinvolgendo i commercianti del quartiere in attività tematiche, alternando momenti di arte e spettacolo. Abbiamo creato un grande e bellissimo mercato-evento investendo molto in arte e comunicazione.

Ma i fatti parlano: l’evento è nato con 80 espositori e nel corso del tempo è passato con sforzo e duro lavoro a 260. Abbiamo lavorato per il quartiere e per la città, quando nessuno ci credeva, perché tutti preferivano il centro storico. Abbiamo raccontato Verona e il quartiere ogni mese per 7 anni, inventando e creando temi, rassegne ed incontri, senza mai desistere, anche durante la pandemia, quando il COVID-19 ha fatto chiudere tutte le attività economiche e i mercati. Abbiamo investito in sicurezza, in presidi medici, collaborando con le forze dell’ordine e con gli uffici comunali, anche quando i costi superavano decisamente i ricavi, perché sentivamo di dover essere vivi e presenti attraverso FATTI concreti, quelli che per noi contano, dando una forza propulsiva al benessere della città. Soprattutto durante il COVID-19, lo ricordiamo con commozione, abbiamo sentito forte la responsabilità di resistere, e far rimanere quell’unico momento di svago e di attività, aiutando tutti a ritrovare un po’ di “normalità” nella propria vita. Nonostante i costi lievitassero, abbiamo sentito che era GIUSTO andare avanti e l’abbiamo FATTO, come dovrebbe fare un vero OPERATORE CULTURALE.

Questi sono i fatti, ma tutto questo oggi, non conta!

Quanto abbiamo scritto finora rappresenta la nostra storia, la nostra passione e credibilità maturata in tanti anni di attività.

Ma proseguiamo…

Nei primi mesi del 2020, appena iniziato il COVID-19, sono sorte le prime difficoltà nella gestione della sicurezza del mercato, proprio per i motivi del non assembramento, mantenimento delle distanze, e le dovute prescrizioni anti-Covid. Ma non solo, nell’agosto del 2020 è scaduto il mandato della nostra Associazione ed è stato pubblicato un avviso pubblico per l’aggiudicazione del mercato per gli anni a seguire.

Il testo del bando è stato pubblicato nella stessa identica forma del 2013, senza alcuna modifica di rilievo, senza tenere conto che tra il 2013 e il 2020 è cambiato il mondo, sia per quanto riguarda le norme che regolano gli eventi e i mercati, sia per il rilievo e l’importanza che l’iniziativa stessa ha assunto nel tempo.

Precedentemente all’agosto 2020, si era palesata la necessità concreta di redigere nuovamente l’avviso pubblico di gara, in quanto era del tutto sprovvisto delle procedure e misure standard di sicurezza, sia in termini di pubblica sicurezza, sia di prevenzione del virus. E in sinergia con gli uffici preposti si era concordata una riscrittura dell’avviso perché del tutto anacronistico.

Con determinazione dirigenziale n. 3227 del 2 settembre 2020 sono stati approvati gli esiti della selezione per l’affidamento della gestione del mercato dell’antiquariato e del collezionismo che si svolge nel quartiere San Zeno, che è stato aggiudicato per merito, come riportato nella graduatoria sul sito del Comune di Verona al link: https://www.comune.verona.it/media//_ComVR/Cdr/Com_att_prod/Bandi/Bando%20assegnazione%20posteggi%20professionali%20mercato%20prima%20domenica/graduatoria.pdf all’associazione Culturale Retrobottega, la quale, in quel difficile momento di emergenza sanitaria, si è occupata di procedere comunque alla realizzazione delle edizioni previste, curando con grande perizia e responsabilità l’aspetto della sicurezza e della gestione del pubblico.

Una delle associazioni concorrenti al bando, ha deciso di presentare ricorso al TAR, contro il Comune di Verona, su alcuni punti che vertevano sull’errata stesura dell’avviso pubblico vinto da Retròbottega, sulla gestione del procedimento, e sul fatto che Retròbottega non fosse associazione riconosciuta in atto pubblico (si tratta di una firma del notaio sull’Atto Costitutivo). Bisogna evidenziare che l’avviso pubblico al punto 5 pagina 5, prevedeva che il Comune avesse 7 giorni di tempo in fase di istruttoria per chiedere ai partecipanti eventuali integrazioni, che non furono richieste nemmeno nel 2013, al momento del primo affidamento del mercato all’allora vincitrice Retròbottega.

La vicenda arriva ai giorni nostri con una “discutibile” sentenza dal TAR, che accoglie il ricorso e attribuisce direttamente, senza mezze misure e senza nessun confronto, l’affidamento ai ricorrenti. Il tutto nonostante venga dimostrata l’idoneità professionale e i meriti di Retròbottega, misurati dall’impegno per 7 anni sul campo e dalla soddisfazione del quartiere e del Comune, nonostante l’attribuzione della vittoria a Retròbottega nel 2013 con il medesimo avviso pubblico e requisiti, nonostante il rinnovo nel 2017 alla stessa Associazione, nonostante la vittoria di Retròbottega nel 2020 per meriti curricolari e nonostante la Corte Europea esprima plurime sentenze in favore della posizione di Retròbottega (ossia che le associazioni culturali possono concorrere ad avvisi pubblici anche se non sono riconosciute con atto pubblico, poiché diversamente sarebbe un grave atto discriminatorio).

A questo punto ci sarebbero tutti gli elementi e gli estremi per un interesse pubblico di riscrivere l’avviso pubblico e indire una nuova procedura, come già suggerito, in modo da rivedere un testo ormai vecchio ed anacronistico agli occhi di tutti, e mettere tutti i concorrenti in una reale condizione di parità ed equità.

Purtroppo, ad oggi, non c’è stata nessuna iniziativa in tal senso e quindi con grande delusione, tristezza e rammarico ci troviamo costretti ad accettare questa per noi “ingiusta” sentenza, anche se rimaniamo fiduciosi nell’appello al Consiglio di Stato, che guardi al futuro basandosi sulle esperienze del passato, sulla storia e sulla professionalità, in quanto la verità si misura sul campo, con i fatti e molto spesso è davvero distante dalle “carte” e dalla burocrazia di norme stantie.

Bisogna avere il coraggio di difendere i propri atti e ciò che è VERO, REALE e GIUSTO, agire per il bene, riconoscendo il BENE!

Retròbottega ha dimostrato di avere i requisiti da 7 anni per lavorare con armonia e soddisfazione dell’Ente, del quartiere e anche del pubblico, creando Veronantiquaria, una manifestazione importante, fiore all’occhiello dell’intero quartiere e di una città come Verona. Retròbottega e il progetto Veronantiquaria hanno raccolto consensi non solo dagli operatori del settore, dagli espositori, dai commercianti ed esercenti del quartiere, ma anche dal pubblico di altre città, inserendo la manifestazione in un contesto internazionale che oggi si può trovare all’interno degli itinerari turistici di Verona.

Retrobòttega ha dimostrato con i fatti di impegnarsi per portare luce, forza e vita in un momento tragico e buio per la propria città, che non ha MAI abbandonato, anche durante i mesi difficili di lockdown, dove sono state messe in campo tutte le forze, sia fisiche che economiche, per dare continuità e speranza agli operatori del mercato, ai commercianti e ai cittadini veronesi, con procedure di sicurezza e in ottica di contenimento del Covid (procedure non obbligatorie secondo la convenzione in essere ma comunque messe in atto dall’organizzazione negli ultimi 20 mesi per senso di responsabilità).

Ed è proprio a tutti gli operatori del mercato, ai commercianti del quartiere, ai collaboratori, ai cittadini di Verona e a tutto il pubblico accorso negli anni che va il nostro più sentito ringraziamento. In questi ultimi giorni, venendo a sapere di questa triste e sorprendente notizia, ci avete manifestato la vostra vicinanza e sostegno con parole e gesti di grande affetto. Sappiamo della raccolta di petizioni e firme di alcune categorie e di lettere e messaggi scritti che dimostrano il vostro supporto sincero all’Associazione Retròbottega, come testimonianza fattiva di grande apprezzamento e riconoscenza per il lavoro fatto in questi anni.

Ci sono due parole che terremo presenti con forza nei nostri cuori: esse sono CORAGGIO e GRATITUDINE.

Rimaniamo comunque fiduciosi nel futuro con la speranza di poter credere nel giusto, nel bene e nella verità, e vi salutiamo (solo per il momento), con le parole di un grande uomo come Giovanni Falcone che ha fatto della sua vita un esempio per tutti, che ci ispira e ci insegna ancora oggi a non mollare.

Le sue parole ci spingono a continuare ad essere veri, ad avere la forza ed il coraggio di agire, senza abbatterci davanti all’ingiustizia, ad avere il coraggio di parlare, perché chi non parla è complice e muore ogni giorno, mentre chi lo fa almeno muore una volta sola.

Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole” (G.F.)

ARRIVEDERCI, per altre nuove ed emozionanti avventure!


Questo articolo può interessare ad altri? Condividilo subito!

Mattino di Verona è il nuovo quotidiano di Verona: notizie di cronaca, news, gossip, politica ed economia