Questa mattina in conferenza stampa è stata fatta chiarezza sui numeri di AGEC con particolare riguardo al tema dei riatti e delle assegnazioni degli appartamenti facenti parte del patrimonio immobiliare in gestione all’Azienda: si tratta di 4.203 unità immobiliari.
“Ogni anno, gli inquilini restituiscono ad AGEC circa 200 appartamenti che, prima di poter essere reimmessi sul mercato, debbono essere ristrutturati. Si tratta del 5% del numero degli alloggi che noi gestiamo e questo significa che ogni 20 anni il patrimonio viene completamente riassegnato: una rotazione che conferma il nostro fine sociale“, spiega il Presidente Maurizio Ascione.
“Gli interventi che dobbiamo fare per poter ricollocare gli appartamenti sono i più disparati e talvolta sono estremamente importanti: ad esempio dei 462 appartamenti da sistemare alla fine del 2020 ben 445 necessitavano di “importanti lavori di ristrutturazione” data la vetustà degli immobili con costi a carico di AGEC che possono arrivare a quasi 59mila€ ad unità per mettere gli alloggi in sicurezza nel rispetto degli attuali standard di legge”, ha spiegato ancora il presidente.
Il presidente ha tenuto inoltre a ricordare l’importante lavoro degli uffici AGEC che ogni anno, come settore tecnico, ordinano 6mila interventi di vario genere (dal più piccolo al più complesso) sul patrimonio immobiliare. Questo lavoro non si è fermato neppure durante la pandemia restando sulla media di circa 300 RIM (contenitore di plurimi ordini di intervento) assegnati per i soli alloggi sfitti (e dunque finalizzati al riatto) ogni anno.
Ad entrare nel dettaglio dei numeri è stato l’avv. Massimiliano Brugnoli: “Come si vede dai dati quest’anno abbiamo raddoppiato le assegnazioni effettuate rispetto al 2020 – 199 contro 87 – con il miglior risultato dal 2012 ad oggi. Il dato del 2021 comprende anche assegnazioni ipotizzate fra la fine di quest’anno ed i primi mesi del 2022 ma comunque su alloggi ultimati entro la fine di quest’anno”.
“E questo – continua il dirigente -, a fronte di un aumento dei ‘ritiri’ di appartamenti – 216 contro una media di 190 nel biennio precedente – cui si contrappone l’aumento delle unità sistemate e messe a disposizione della cittadinanza, salite a 218. Altro argomento sono i costi effettivi sostenuti per tutte le attività manutentive – ordinarie e straordinaria – per il riatto degli alloggi che sono passati da 1,379 milioni€ del 2020 a 4,3 milioni€ del 2021”.
Soddisfatto degli interventi di Agec anche il sindaco Sboarina, “in questi anni è stato fatto un lavoro importante e non posso che plaudire all’impegno dell’Azienda nel cercare di rispondere sempre in tempi brevi alle necessità dei cittadini, c’è ancora da fare ma abbiamo dimostrato di essere sulla buona strada”.
Non da ultimo è stato sottolineato l’impegno di AGEC anche nell’andare a cercare forme di finanziamento esterno. Questi gli ultimi capitoli raggiunti/programmati in collaborazione con l’ente di riferimento, il Comune di Verona:
- 2017-2021: POR, DGR 1885/2018, DGR 587/2021, progetti regionali/comunitari per 70 alloggi con un contributo di 2,5 milioni €
- 2021-2022: nazionale, “Bando Qualità” (case Azzolini e Tombetta), per lavori generali che coinvolgono 272 alloggi per 14,2 milioni€
- 2021-2022: nazionale, “Piano per le città” (6 lotti distinti di abitazioni) per lavori generali che coinvolgono 531 alloggi per 7,88 milioni€
- “EcoBonus” con PPP lavori sulle parti comuni per un valore orientativo di 40 milioni€ entro il 2031