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Emergenza freddo: aumentano i posti letto per le persone senza fissa dimora

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Da oggi primo dicembre parte il servizio del Comune di Verona per accogliere le persone senza dimora in vista dell’emergenza freddo. Rispetto all’anno scorso, i posti a disposizione sono aumentati di 60 unità; nonostante i 62 posti in meno all’Asilo notturno Camploy, in cui sono in corso i lavori di ristrutturazione, la capienza delle strutture diventa di 264 posti in totale – 149 per l’accoglienza ordinaria, 95 per quella “straordinaria” e 20 per eventuali isolamenti Covid.

Il rafforzamento dei posti letto disponibili e le attività di supporto sono realizzati in collaborazione con tutti i soggetti pubblici e del privato sociale coinvolti nell’attività di aiuto e con il sostegno di Fondazione Cariverona che finanzia i servizi Caritas. 

Per quanto riguarda l’utenza maschile, oltre ai 128 posti attivi durante tutto l’anno, ne saranno messi a disposizione ulteriori 95. Per l’utenza femminile, invece, accanto ai 10 posti dell’asilo notturno di via Molise, ci sono ulteriori 2 posti messi a disposizione da Pia Opera Ciccarelli, 5 nelle strutture residenziali di via Galilei e 4 in quelle del Nassar, per un totale di 21 posti letto.

Il servizio di assegnazione dei posti sarà gestito dallo Sportello Unico Accoglienza, che già si occupa dei posti letto per l’accoglienza “ordinaria”. Come negli anni passati, lo Sportello si attiverà anche per i cittadini extracomunitari in possesso di un documento identificativo, ma privi di un permesso di soggiorno.

“Dal 1° dicembre al 31 marzo 2022 sono quasi 240 i posti messi a disposizione sul territorio cittadino per accogliere i cittadini in grave stato di necessità che ne faranno richiesta – afferma l’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare -. Verona è una città bella fuori e dentro, ricca di un ampio e strutturato volontariato sociale, che ci consente di portare aiuto a tutti coloro che sono nel bisogno. Nel corso degli anni, infatti, l’intensa collaborazione tra i servizi istituzionali comunali, le agenzie del privato sociale e le associazioni di volontariato cittadine, hanno consentito di fronteggiare adeguatamente i rischi per l’incolumità delle persone in strada, legati al freddo intenso. Quest’anno riusciamo ad offrire 50 posti in più rispetto all’anno scorso, ciò anche in assenza degli spazi all’Asilo notturno Camploy. Un risultato non scontato, come il proseguimento dei servizi legati al Covid, sia per l’individuazione e il successivo monitoraggio di soggetti positivi che l’accoglienza in strutture protette dal punto di vista sanitario”.

“Anche quest’anno il bisogno di garantire un ricovero dai rigori dell’inverno alle persone senza dimora che frequrentano la nostra città, si presenta come una situazione emergenziale un po’ complicata – afferma il direttore della Caritas Diocesana di Verona don Gino Zampieri -. Infatti, alla momentanea prevista indisponibilità del Camploy si aggiunge purtroppo anche il persistere della pandemia. Tuttavia, penso che potremo comunque affrontare con una certa serenità lo scenario invernale grazie alla ricchezza della rete delle realtà veronesi impegnate nel sociale e la stretta collaborazione con il Comune, con cui vengono coordinate le azioni. Pertanto, siamo convinti che potremo rispondere in modo adeguato alle emergenze. Tengo infine a sottolineare che queste risposte sono possibili anche a seguito del sostegno che, ancora una volta, abbiamo trovato in Fondazione Cariverona, che desidero ringraziare”. 


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