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Al Pederzoli chirurghi da tutta Italia per le nuove tecniche di intervento contro il tumore al pancreas

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Sono una trentina i chirurghi provenienti da tutta Italia che, fino a mercoledì 15 dicembre, partecipano alla sesta edizione del Corso avanzato di chirurgia pancreatica organizzato dall’Unità di chirurgia pancreatica dell’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda. Oltre la metà dei medici presenti sono primari dei maggiori Ospedali nazionali, pronti ad approfondire le nuove tecniche di intervento in 3D.

L’Ospedale Pederzoli è da sempre riconosciuto come una delle eccellenze nel trattamento del tumore al pancreas ed è la terza realtà specialistica in Italia per volumi di interventi. Le armi con cui i suoi medici combattono la malattia sono la formazione avanzata e le nuove tecnologie, che vanno dalla robotica alla realtà aumentata, con i vantaggi della chirurgia mini-invasiva.

Il corso è pensato per chirurghi già formati e propone interventi live da due sale operatorie e approfondimenti pomeridiani. I temi principali sono le ultime nozioni in termini di diagnosi, le indicazioni chirurgiche e la gestione del paziente sottoposto a chirurgia pancreatica maggiore. Inoltre, durante le operazioni in diretta, i partecipanti possono interagire per un continuo confronto sulle tecniche chirurgiche, le decisioni intraoperatorie e l’approccio multidisciplinare, ma anche sul trattamento delle complicanze e la gestione post-operatoria.

“Un corso di altissimo livello, pensato per chirurghi avanzati, ossia professionisti già formati che vogliono accostarsi a questo tipo di chirurgia specialistica di carattere complesso. Peculiarità le ultime tecniche di chirurgia mini invasiva robotica – sottolinea il dottor Roberto Girelli, responsabile scientifico del Corso avanzato di Chirurgia Pancreatica -. Ogni giornata è divisa in due parti, gli interventi in diretta la mattina, con riprese live da due sale operatorie in contemporanea e la possibilità di interagire, formulare domande o esaminare particolari tecniche utilizzate. E poi numerose occasioni di approfondimento il pomeriggio, arricchite da un workshop su un caso clinico affrontato a piccoli gruppi”.

Importante per l’Ospedale Pederzoli è la formazione. La casa di cura accoglie ogni anno medici da tutta Italia e dall’estero e permette loro di specializzarsi e imparare le tecniche per operare in sicurezza. La chirurgia pancreatica è infatti il campo con il più elevato tasso di complicanze e mortalità. “Il presente della chirurgia pancreatica passa attravero le nuove tecnologie, così come l’alleanza tra medico e paziente – spiega il dottor Giovanni Butturini, responsabile dell’Unità di Chirurgia Pancreatica dell’Ospedale Pederzoli -. Le tecniche sempre più all’avanguardia permettono di applicare la robotica per interventi complessi minimizzando il trauma chirurgico, favorendo la rapida ripresa del paziente e migliorando la percezione del proprio corpo nelle persone sottoposte a intervento. Allo stesso tempo la realtà aumentata ci permette di lavorare a distanza con ausili virtuali che aiutano il chirurgo a ‘sentire’ l’operazione in corso. È questo il presente della chirurgia pancreatica”.

“La formazione specifica è fondamentale in questo settore, perché la chirurgia pancreatica è tra le più complesse in assoluto, aggravata da un tasso elevato di complicanze e mortalità, anche rispetto ai trapianti – afferma il prof. Claudio Bassi, direttore dell’Istituto del Pancreas dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona -. Risulta pertanto necessario per gli specialisti acquisire continue competenze per poter affrontare, nelle sedi ospedaliere, i volumi di attività stabiliti dalla Società Italiana di Chirurgia. Un accreditamento, infatti, è tale sulla base non solo dei risultati ma anche del percorso educazionale e formativo”.


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