Home Articoli Partecipate, Tosi: “Serve una svolta dopo il disastro Sboarina, ecco come”

Partecipate, Tosi: “Serve una svolta dopo il disastro Sboarina, ecco come”

Pubblicità
“Autospurgo

“Fiera, aeroporto, Amt con il filobus, Agsm e Amia. Sboarina in questi anni ha tenuto ferme al palo le aziende partecipate del Comune, cioè il principale volano economico della città. Serve un cambio di rotta”. A dirlo questa mattina in una conferenza stampa alla bottiglieria Corsini Flavio Tosi, assieme a Gianpietro Cigolini, già direttore generale di Agsm e Amia.

Tosi è partito proprio dalla Fiera: “Le altre città creano nuovi poli fieristici, Vicenza si è alleata con il sistema emiliano-romagnolo, Parma con Milano. Verona? Non pervenuta! Nonostante il management e il socio Fondazione Cariverona abbiano più volte sollecitato le aggregazioni strategiche da farsi in posizione di forza. Così rischiamo di rimanere isolati, di indebolirci e di farci mangiare da altri, sulla falsariga di quello che è successo con Cattolica, Banco Popolare e Cassa di Risparmio”.   

Lacunosa anche la gestione politico-strategica dell’aeroporto Catullo: “Sboarina, nel suo intero mandato, non è stato in grado di istituire una regia politica che permetta di sviluppare lo scalo. Zero investimenti, infrastruttura dequalificata e inguardabile, pochi voli che partono e che atterrano. Nel frattempo l’aeroporto di Treviso, in cui figura sempre Save, ha ricevuto 50 milioni di euro di fondi pubblici, mentre Verona zero. Il Catullo per colpa della mancanze del Sindaco è diventata la succursale di Venezia”.

Disastroso il capitolo Amt e filobus, “dove si è fermi al palo sull’opera e il decisivo parcheggio scambiatore a Verona sud”. Mentre in Agsm “il management politico scelto da Sboarina sta distruggendo la classe dirigente dell’azienda, la stessa che per vent’anni ha portato 20 milioni di utili ad ogni bilancio da reinvestire sul territorio. Il Sindaco lascia che vengano assunti nelle controllate gli amici degli amici, o il fratello di un membro del consiglio di amministrazione, o il figlio di un Sindaco vicino a chi è nel cda. Qui siamo al plateale e vergognoso conflitto di interesse e allo spreco di denaro pubblico”.  

Mentre su Agec Tosi ha indicato necessario “confrontarsi con la Regione per creare una forte sinergia con la ‘gemella’ Ater. Poi va fatta la revisione del catasto assieme all’erario e a Solori, infine va attuata una politica di cartolarizzazione per permettere ai cittadini di comprarsi la prima casa”.  

Cigolini è entrato nel dettaglio partendo proprio da Agsm: “Il nuovo Sindaco dovrà ricostruire il management e il rapporto di fiducia interno all’azienda. E di conseguenza rimettere Agsm nelle condizioni di fare investimenti. L’ultimo risale ancora all’Amministrazione Tosi, mi riferisco all’impianto eolico ad Affi. In questi anni è regnato l’immobilismo, mentre la concorrenza si muove, vedi Ascopiave che acquisisce gli impianti idroelettrici”.

Su Amia, ha detto Cigolini, “corretto l’affidamento in house, ma va attuato e non solo vanamente promesso”. Infine ha concluso con Agec: “La cartolarizzazione può essere messa in pratica con linee di finanziamento sostenibili, in rapporto alle possibilità dei destinatari. Inoltre Agec sarà chiamata a gestire l’intero patrimonio edilizio comunale nelle circoscrizioni, l’unità di intenti e di gestione aiuterà a contenere i costi”.


Questo articolo può interessare ad altri? Condividilo subito!