Progetto Fuoco, in programma dal 4 al 7 maggio 2022 a Veronafiere, con oltre 800 espositori e 60 mila visitatori attesi, si conferma il più importante appuntamento internazionale dedicato al settore del riscaldamento e della produzione di energia attraverso la combustione della legna.
“C’è una forte presa di coscienza da parte dei consumatori. Il mercato sta intercettando questa ripresa, offrendo soluzioni che aumentano l’efficienza degli impianti e ne sviluppano la digitalizzazione – commenta Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti -. Nell’ultimo periodo abbiamo visto crescere l’interesse per i sistemi di riscaldamento a legna e a pellet anche per rispondere al caro-energia”.
Complice il continuo rialzo dei prezzi dell’energia e del gas, e i timori legati alla guerra in Ucraina, per tante famiglie e imprese la scelta è quella di guardare sempre più alle energie rinnovabili che rappresentano oggi la giusta risposta contro crisi climatica, caro energia, speculazioni e dipendenza dagli approvvigionamenti esteri. Fonti rinnovabili come i biocombustibili legnosi, antiche ma rese moderne dalla continua ricerca e innovazione del settore. Ricerca e innovazione che sono al centro della nuova edizione di «Progetto Fuoco», il più importante evento mondiale dedicato al riscaldamento a biomassa, promosso da Piemmeti e in programma dal 4 al 7 maggio in fiera a Verona, con più di 800 brand presenti e con oltre 60mila visitatori attesi.
“La recente impennata del prezzo del gas in bolletta, che non sembra destinata a rientrare almeno nel breve periodo, ha reso evidente che una reale transizione energetica ha il dovere di essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico – ha spiegato Barbieri -. Questo sta generando una forte presa di coscienza da parte dei consumatori. Il mercato sta intercettando questa ripresa, offrendo soluzioni che aumentano l’efficienza degli impianti e ne sviluppano la digitalizzazione. È il tema del turnover tecnologico, necessario per sostituire impianti obsoleti e più inquinanti: ecco perché al centro di Progetto Fuoco ci saranno proprio le tecnologie di ultima generazione e le soluzioni più innovative che vanno in questa direzione”.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio di AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) il legno è la prima tra le energie rinnovabili (il 33% in Italia e il 40% nel mondo) e la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie italiane. Un comparto dell’industria italiana, quello della filiera legno-energia, che vanta un giro di affari di 4 miliardi di euro, con 14 mila aziende che occupano 72 mila addetti, di cui 43.000 diretti e 29.000 legati all’indotto; considerato un’eccellenza del Made in Italy, con il 70% degli apparecchi a pellet in Europa progettati e costruiti in Italia. Non solo: la ricaduta occupazionale della produzione di biocombustibili legnosi è 7 volte superiore rispetto a quella della produzione di petrolio.
In Italia, secondo i dati AIEL, sono consumati 11 milioni di tonnellate di legna da ardere, circa 3,2 milioni di tonnellate di pellet e 1,3 mln di tonnellate di cippato. Negli ultimi 6 anni il consumo di legna e pellet nel settore residenziale è rimasto sostanzialmente stabile. Per quanto riguarda il parco generatori sono oltre 8,3 milioni i sistemi di riscaldamento a biomasse complessivamente installati, in calo rispetto al 2014 quando si attestava sui 9,4 milioni di pezzi. La diminuzione è principalmente legata alla dismissione di apparecchi obsoleti. Infatti il 66% dei generatori installati ha più di dieci anni d’età, il 19% ha dai 5 ai 10 anni e il 15% ha meno di 5 anni. Da qui la necessità di un turnover tecnologico per sostituire i vecchi prodotti con prodotti nuovi tecnologicamente avanzati e meno inquinanti.
Progetto Fuoco: innovazione al centro
Innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Sono due elementi decisivi attorno a cui si decidono le sorti del nostro futuro, ed imprescindibili per il settore del riscaldamento a biomassa. Dalle stufe ai caminetti passando per caldaie, barbecue e cucine a legna e pellet: in prima linea a Progetto Fuoco, assieme alle grandi imprese, che da sempre collaborano per lo sviluppo del comparto, saranno presenti giovani innovatori e startup. Queste ultime troveranno posto nell’Innovation Village una “future showroom” che racchiuderà le migliori startup italiane, e nella seconda edizione di “Give Me Fire – Progetto Fuoco Startup Award”, la challenge promossa da Progetto Fuoco, Blum e AIEL che vedrà numerose aziende innovative sfidarsi a colpi di pitch con cui presenteranno i loro prodotti tecnologici relativi al settore del riscaldamento a biomassa. La manifestazione ospiterà anche un hackathon, una maratona in cui i giovani innovatori – studenti, sviluppatori, talenti – troveranno risposte ai problemi posti da tre grandi aziende del settore come Edilkamin, La Nordica Extraflame e Palazzetti.
Ma Progetto Fuoco è anche attenzione a bellezza e design dei prodotti. Grazie ad una partnership con il blog “Fire Observer | Danilo Premoli”, dedicato al design e al mondo del fuoco, Progetto Fuoco organizza il “PRIZE X 2021” il premio di design per le stufe e i caminetti, quest’anno assegnato sia sulla base dei voti dei lettori del blog che sui voti di una giuria specializzata di architetti. Saranno le aziende di Lignum – Distretto del Mobile di Verona, ognuna con un proprio spazio, a caratterizzare le stufe vincitrici del premio proponendo, per ognuna di esse, un’ambientazione studiata per valorizzarne le caratteristiche e i valori estetici del prodotto.