Al Film Festival della Lessinia (FFDL), da lunedì 22 agosto, i pomeriggi al cinema sono dedicati a bambini e ragazzi, con una programmazione che spazia tra film e animazioni.
La rassegna cinematografica internazionale che racconta le terre alte di ogni angolo del mondo pensa proprio ad ogni fascia di età, offrendo la possibilità ai cinefili “in erba” di assegnare un proprio riconoscimento nel ricco palmares della manifestazione in corso al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova (Verona) fino al 28 agosto.
Alle 15.30 sono previste le proiezioni di: Saka Sy Vorona / Il gatto e l’uccellino (Germania 2021) di Franka Sachse, Čuči Čuči / Dormi dormi orsetto (Lettonia, 2022) di Māra Liniņa, Luce et le rocher / Luce e la roccia (Belgio, Paesi Bassi e Francia, 2022) di Britt Raes, Marmalad / Marmellata (Bulgaria, 2020) di Radostina Neykova. E ancora: Alyaska / Alaska (Federazione Russa, 2020) di Oxana Kuvaldina, El pingüino y la ballena / Il pinguino e la balena (Argentina, 2020), Mozi ke mikhandid / L’allegra banana (Iran, 2020) di Reyhane Kavosh e Ali Raeis, Printsessa y bandit / La principessa e il bandito (Federazione Russa, 2020) di Mariya Sosnina e Mikhail Aldashin.
Eventi del Festival
Appuntamento alle 9.30, nella Piazza del Festival, con il laboratorio “Costruiamo insieme con il legno”. Evento speciale alle 10.30 con la visione, al Teatro Vittoria, de Le quattro volte (Italia, Germania e Svizzera, 2010) di Michelangelo Frammartino, regista ospite d’onore del Festival. Alle 16.30, secondo laboratorio della giornata con “Lessinix”, il gioco da tavolo per far conoscere i segreti della Lessinia. Alle 20.45, escursione sotto il cielo stellato di Malga Lessinia per una passeggiata notturna accompagnati da Lorenzo Carra, ammirando stelle, costellazioni e pianeti con i telescopi di Enrico Bonfante. Alle 23, la quarta giornata si chiude nella Piazza del Festival con il concerto dei Minimal Klezmer.
Parole Alte
Per gli incontri Parole Alte, in programma alle 16, Paolo Malaguti presenta Il Moro della cima (Einaudi, 2022). Cosa succede quando i luoghi di una vita intera vengono travolti dalla tempesta della Storia? Cosa può fare un uomo che vede minacciato il proprio mondo nelle sue fondamenta? Il libro racconta il percorso biografico del “Moro”, appassionato alpigiano, primo rifugista e storica guida alpina del Monte Grappa. Figura d’altri tempi, di fronte al caos e agli stravolgimenti del primo Novecento, il Moro oppone una ferma tenacia, conscio del fatto che ai princìpi fondamentali della vita e della natura non si può transigere. Ma l’autore racconta pure un’altra vicenda, quella della “Cima”: la storia del Monte Grappa, montagna martoriata e flagellata dalla follia umana, che però resiste. Esattamente come il suo mitico custode: Agostino Faccin, “il Moro della cima”.
Concorso
La visione delle opere cinematografiche in Concorso prevede, alle 18, il cortometraggio Rudé boti / Scarpette rosse (Repubblica Ceca, 2021) di Anna Podskalská. Il tradizionale ballo del villaggio è incominciato, ma nessuno invita Róza a danzare. All’improvviso uno sconosciuto entra nella sala da ballo a invitare proprio lei, regalandole un paio di scarpette rosse. Quel ballo sfrenato si trasforma presto in un’ossessione e una condanna per la ragazza. A seguire, Drii winter / Tre inverni (Svizzera e Germania, 2022) di Michael Koch. Nulla farebbe pensare che la vita di Marco, robusto e abbronzato agricoltore che vive e lavora in un villaggio sui monti del Canton Uri, stia per cambiare. Il destino ha i suoi piani per lui e Anna che, insieme con la figlia Julia, condivide con Marco un tenero amore.
FFDLgreen
Alle 21, al Teatro Vittoria, per la sezione FFDLgreen prevede la proiezione di Into the ice / Dentro al ghiaccio (Danimarca e Germania, 2022) del regista e fotografo Lars Henrik Ostenfeld. Tre glaciologhi esplorano ciò che rimane della calotta glaciale della Groenlandia per rispondere a una domanda chiave del nostro tempo: quanto velocemente si sta sciogliendo il ghiaccio e si sta alzando il livello del mare? Mentre i tre raccolgono campioni e si calano dentro alle impressionanti cavità di ghiaccio, ci si chiede se chi è al potere sia preparato ad agire per prevenire gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.