Filobus in strada ad inizio 2026. È sicuramente questa la sfida più grande che si appresta ad affrontare il nuovo Consiglio di Amministrazione di Amt3, che oggi si è presentato ufficialmente e ha illustrato i principali obiettivi da qui a prossimi cinque anni.
Il filobus, per un trasporto pubblico di massa
Per l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari il filobus va inteso non come un punto d’arrivo ma come un punto di partenza per l’inizio di un nuovo processo di mobilità sostenibile cittadina: “Siamo orgogliosi della squadra che guiderà Amt3 nei prossimi anni, le sfide da affrontare sono tante a cominciare del filobus, che dovrà essere iniziato e completato in 3 anni – ha detto l’assessore Ferrari-. Se i tempi saranno rispettati, prevediamo di avviare i cantieri ad inizio 2023 e concluderli in tempo per le Olimpiadi del 2026. Crediamo che il filobus sia il punto di partenza per dotare il Comune di Verona di una mobilità differente, sfrutteremo i mesi di cantiere per studiare tutte le soluzioni possibili per integrare la mobilità cittadina con l’opera filobus e renderla davvero efficace. Non c’è solo il filobus, crediamo che Amt3 non sia solo l’azienda che gestisce la sosta e che debba potenziare e implementare la propria attività per diventare una vera agenzia di servizi legati alla mobilità. Un percorso a step che verrà compiuto grazie alle competenze del nuovo CdA e del costante confronto con l’Amministrazione”.
Quanto alla filobus, per l’avvio del cantiere è necessario attendere l’approvazione del progetto di variante dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile – Cipess e il finanziamento da parte della Banca Europea degli Investimenti del 40% del valore dell’opera a carico del Comune, 62 milioni su un totale di 150 i cui eventuali aumenti saranno finanziati dal Governo. I cantieri procederanno su due filoni paralleli, da un lato quelli già avviati e da concludere, dall’altro quelli del cronoprogramma che sarà stabilito sulla base dell’analisi dei flussi di traffico cittadini. Unica certezza per quello di via città di Nimes che unirà i due sottopassi già esistenti. Per la complessità e l’impatto sul traffico cittadino, sarà realizzato dopo Vinitaly 2023 e pronto per quello del 2024. Il mezzo scelto ha una lunghezza di 18,75 metri.
Legata al filobus c’è anche la realizzazione dei parcheggi scambiatori a Verona Est e a Ca di Cozzi, per i quali il Comune effettuerà una variazione di bilancio di 3 milioni di euro come già annunciato. L’idea è comunque quella di ampliare la capacità ricettiva di entrambi i parcheggi, stimata in 200 posti circa, realizzando delle strutture multipiano in grado di rispondere alla richiesta legata al potenziamento del trasporto pubblico cittadino. Infine, tutta l’opera sarà accompagnata da una massiccia campagna di comunicazione, che informerà la cittadinanza su tutte le fasi di cantiere per ridurne i disagi ma anche per sensibilizzarli sull’importanza di un’opera che cambierà il volto della mobilità cittadina.
Il nuovo Cda di Amt3 è composto dal presidente Giuseppe Mazza e dai consiglieri Massimo Babbi, Emanuela Benedetti, Stefania Zerbato e Mauro Spada, quest’ultimo in quota alle minoranze.
“Ringrazio a nome mio e di tutto il Consiglio di Amministrazione il sindaco Damiano Tommasi per la fiducia accordata- ha detto il presidente Mazza-. Sono certo che sia io che tutto il nuovo CdA affronteremo e vinceremo le sfide che abbiamo davanti profondendo tutto il nostro impegno con costanza e spirito di abnegazione. Crediamo che la più importante di queste per la città di Verona sia rappresentata dal filobus: da molto tempo i veronesi stanno aspettando questa importante opera, che consentirà di modificare, in meglio, la loro vita quotidiana. Grazie al filobus gli spostamenti saranno più veloci ed eco-sostenibili, consentendo al contempo una gestione più efficace delle aree di sosta per coloro che necessariamente dovranno utilizzare il proprio veicolo”.
“Il sottoscritto, il CdA e l’Amministrazione Comunale crediamo fortemente in quest’opera. Abbiamo buone speranze che i lavori potranno riprendere con l’inizio del nuovo anno e che saranno ultimati nell’arco di tre anni. Siamo consapevoli che la fase di cantierizzazione arrecherà qualche disagio, proprio per questo stiamo organizzando una campagna di comunicazione che spiegherà ai cittadini veronesi, con congruo anticipo, quali saranno gli interventi e quali saranno le modifiche alla viabilità previste, recependo anche eventuali suggerimenti migliorativi. Siamo al lavoro anche per potenziare tutti gli asset dell’azienda, da quello della sosta a quello delle piattaforme dedicate agli spostamenti casa-lavoro, per le quali stiamo collaborando con scuole ed imprese”, conclude.