A Garda la minoranza consiliare ha protocollato un’interrogazione in merito al taglio di sette pini marittimi presenti sul lungolago. Taglio che partirà il sette di gennaio e si concluderà due mesi più tardi con la sostituzione di questi con altrettanti platani. La minoranza ha definito questo intervento “non prioritario”.
E, di più, si è chiesta cosa sia stato fatto per la salvaguardia del patrimonio “arboreo monumentale e secolare” presente sul territorio. A rispondere, carte e numeri alla mano, è il sindaco Davide Bendinelli che vuole che la questione sia perfettamente chiarita sotto ogni punto di vista.
“Nel 1961 – spiega Bendinelli- è stato deciso dall’ amministrazione comunale di procedere alla piantumazione di una parte del lungolago con dei pini marittimi. Non c’è dubbio che siano piante maestose, esteticamente bellissime, ma probabilmente nessuno ha pensato che il passare degli anni avrebbe creato degli effetti collaterali e delle enormi criticità sia in termini di sicurezza che in termini di salvaguardia della zona in cui sono state piantumate”.
I pini marittimi, infatti, a differenza di altre tipologie di alberi, come i platani o i tigli, hanno le radici che si sviluppano anche in orizzontale e, crescendo, distruggono il terreno circostante.
“Nel corso degli anni -prosegue il Sindaco- siamo intervenuti più volte per cercare di risistemare le porzioni di sanpietrini che venivano divelte dalle radici. Inoltre la loro crescita ha provocato enormi danni a tutta la rete di sottoservizi presente nel tratto di lungolago che sarà oggetto dei lavori di riqualificazione”.
I lavori che sono stati fatti in passato hanno riguardato il taglio di parte del corpo radicale della pianta, che metteva a rischio la stabilità della pianta stessa, e il posizionamento di reti di ferro elettrosaldate con gettate di cemento perché la pavimentazione potesse mantenere la forma iniziale. Tuttavia nessuno di questi interventi ha risolto il problema.
“Oggi -spiega Bendinelli- la situazione è estremamente pericolosa poiché parte delle radici non esiste più e gli alberi sono instabili. Un agronomo ha effettuato una perizia nella quale specifica come esista un serio problema di stabilità e di deterioramento delle piante stesse”.
L’intervento che verrà effettuato dal Comune non sarà esclusivamente rivolto alla sostituzione delle piante nel tratto di lungolago che va dalla Piazza del municipio a Piazza dei capitani ma sarà un lavoro di riqualificazione molto più ampio che riguarderà la sistemazione dei sottoservizi, della pavimentazione, delle aiuole intorno alle piante e la ripiantumazione di sette platani al posto dei pini tagliati.
I lavori, per un importo totale di 335mila euro, verranno finanziati attraverso la variazione di bilancio che è stata approvata dal consiglio e i lavori partiranno il sette di gennaio del 2023.
Nel tratto interessato verranno sostituiti solo i pini e non i tigli attualmente presenti.
“Spero sia chiaro a tutti -conclude Bendinelli- che nessuno si sognerebbe mai di tagliare delle piante che non rappresentano un problema. Se lo facciamo è solo perché in questo momento è a rischio la sicurezza di tutti. Quindi sì, questo intervento è una nostra priorità”.