76esimo anniversario dell’UNESCO: l’istituzione nata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra gli Stati attraverso l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione. In Veneto sono 9 i luoghi riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità.
“Un patrimonio culturale non è soltanto un’inestimabile eredità da difendere – ha commentato il Presidente Zaia – ma soprattutto una testimonianza di come i segni preziosi lasciati dai nostri predecessori ci permettano di trasmettere alle generazioni future quei valori universali su cui si fonda la nostra identità, individuale e collettiva. L’UNESCO ha saputo dimostrare come identificare, proteggere e tutelare i tesori culturali e naturali sia un potentissimo strumento di promozione, dialogo interculturale e crescita. Come Regione che conta ben nove luoghi inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale, posso orgogliosamente affermare che il Veneto ben rappresenta il significato di un’istituzione importantissima“.
In Veneto i luoghi riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità, segnalati per valori di universalità, unicità e insostituibilità sono le Dolomiti, l’Orto Botanico di Padova, Venezia e la sua Laguna, la città di Verona, Vicenza e le ville del Palladio, Padova, le colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, i siti palafitticoli e le Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo.
“Ognuno di questi tesori costituisce un simbolo di ricchezza inestimabile – prosegue il Presidente –. Ognuno di questi siti è stato il risultato di un lungo lavoro condiviso e frutto di impegno, che tutela il passato e guarda al futuro. Il patrimonio mondiale è infatti una leva determinante per la ripresa del settore turistico e per la crescita economica del Paese. Per il Veneto i Patrimoni dell’Umanità non sono un semplice elenco di bellezze ma anche una potente leva di attrazione per una regione che ha intrapreso un percorso diretto alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale nel suo complesso”.
“Non abbiamo tuttavia intenzione di fermarci qui: è di pochi giorni fa infatti il primo via libera all’iscrizione del “Tocatì” nella lista dei beni patrimonio immateriale dell’Umanità. Esattamente come i siti culturali e naturali, anche il patrimonio immateriale va preservato, tutelato e trasmesso, come parte viva del passato, alle generazioni che verranno. Il Veneto ha un patrimonio immenso: il nostro impegno è quello di continuare a lavorare per una sua valorizzazione internazionale“, ha concluso il Presidente Zaia.