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Martella (Pd): “Ridurre i costi di prelievo dei bancomat ATM per evitare la diminuzione degli sportelli”

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Riformare i costi dei prelievi di contante dai bancomat ATM in Italia per contrastare la continua diminuzione del numero di sportelli. Lo chiede il senatore e segretario veneto del PD, Andrea Martella, in un’interrogazione ai ministri dell’Economia e delle Finanze e degli Affari Europei, delle politiche di Coesione e del Pnrr.

In Italia i punti di prelievo di contante sono in costante calo determinando, in alcuni ambiti territoriali, in particolare nelle periferie urbane, nei piccoli centri abitati e nelle aree interne, disservizi e una preoccupante situazione di disagio per i cittadini.

Secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia gli sportelli ATM bancari e postali attivi sono 48 mila pari a 81,5 ATM ogni mille abitanti, inferiore al dato medio europeo (83,6). Il numero di ATM per abitante è diminuito negli ultimi cinque anni in Europa e in Italia (-1 per cento l’anno); nel 2020 la riduzione nel nostro paese è di -1,4 per cento rispetto al 2019. La riduzione è seguita a quella, molto più marcata, degli sportelli bancari (-4 per cento in media nel quinquennio).

La riduzione del numero degli sportelli si somma alla mancata riforma dei costi di prelievo. «I costi attuali, in media di 1,83 centesimi con punte che arrivano a 2 euro, incidono pesantemente sui ceti più disagiati», afferma il senatore. «La proposta di riforma dei costi sui prelievi relativi al circuito Bancomat, che ha trovato anche la condivisione da parte dell’Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani (Uncem), prevede una commissione massima di 1,50 euro. Tale riduzione avrebbe effetti anche sul mantenimento stesso dei servizi bancari sul territorio e in particolare nei piccoli comuni, a partire da quelli nelle zone montane».

La riforma è attesa da tempo, ma è bloccata dal procedimento dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato avviato a dicembre 2020 per accertare l’esistenza di violazioni della normativa europea in relazione al progetto di un nuovo modello di remunerazione.

Considerato che «si è ormai raggiunta una importante sinergia istituzionale e sociale, con la condivisione da parte di corpi sociali ed istituzioni territoriali, in merito all’esigenza di avere la disponibilità di servizi bancari capillari sul territorio e maggiormente in grado di essere utilizzati dalla popolazione per le varie operazioni», conclude Martella, «si chiede di sapere dai Ministri quali iniziative intendano promuovere, per quanto di propria competenza, in accordo con ABI e gli istituti bancari, al fine di invertire o arginare il trend di riduzione degli sportelli bancari e del servizio bancomat sul territorio nazionale, e in particolare per assicurare la presenza degli stessi nell’ambito dei piccoli comuni, a partire da quelli in zone montane, in particolare se non ritengano che un’adeguata riforma dei costi legati alle operazioni di prelievo in circolarità, da adottare nel rispetto dell’articolo 101 del TFUE, possa rappresentare una delle soluzioni concrete ai problemi citati in premessa».


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