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Fondi per il Collettore del Garda, Ags chiede l’intervento dei parlamentari veronesi

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Fondi per il Collettore del Garda, una richiesta di supporto è stata inviata questa mattina ai parlamentari veronesi da parte del presidente di AGS Angelo Cresco, del direttore generale Carlo Alberto Voi e del Cda di Azienda Gardesana Servizi. Una chiamata alle armi affinché la politica scaligera sostenga concretamente la realizzazione di quest’opera.

All’incontro a Palazzo Barbieri erano presenti gli onorevoli Ciro Maschio, Maddalena Morgante e un incaricato della
segreteria della senatrice Aurora Floridia, assieme ai sindaci del territorio gardesano, tra cui Giovanni Dal Cero presidente anche di ATS Garda Ambiente.

Il tema centrale per una delle più importanti opere infrastrutturali del Paese è l’assegnazione di fondi da parte del PNRR. Il nuovo collettore, solo per la sponda veronese, prevede investimenti per circa 116 milioni di euro e, ad oggi, sono state finanziate opere per 44,3 milioni. Una somma che, con la realizzazione degli stralci già progettati, andrà a esaurirsi. Inoltre, sono in fase di completamento i lavori nel tratto Lazise-Castelnuovo del Garda e a breve partiranno i lavori a nord e a sud di questo stralcio e nel Comune di Malcesine.

“Viste le dimensioni di quest’opera – ha sottolineato il presidente Cresco – la sua importanza dal punto di vista della tutela ambientale, dell’ecosistema gardesano e dell’economia di un intero territorio non può mancare l’impegno della politica per garantire i mezzi economici necessari e sufficienti a completarla. Stiamo parlando del più importante bacino idro-potabile d’Italia e uno dei maggiori d’Europa, e quest’opera strategica va sostenuta con i fondi del PNRR e con finanziamenti adeguati. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.

“Il collettore è un’opera fondamentale per la sicurezza ambientale del lago e per tutte le ricadute che ne derivano – ha sottolineato l’onorevole Maschio –. Ci impegniamo a riprendere il percorso che si è interrotto a causa della caduta del precedente governo. Sul fronte del PNRR, per ottenere l’accesso ai fondi, vorremmo aprire un tavolo di confronto con il ministro Raffaele Fitto e proseguire con un aggiornamento costante con tutti i Ministeri per trovare risorse adeguate a completare l’opera”.

“Stiamo parlando di un’infrastruttura – ha detto l’onorevole Morgante – che non ha solo una valenza provinciale e regionale, ma nazionale. Per questo è necessario l’intervento sinergico di tutti i parlamentari, dei consiglieri regionali e lavoreremo anche per coinvolgere l’Unione Europea. Quest’opera è fondamentale non solo per la sua dimensione e per i suoi risvolti ambientali, ma perché coinvolge l’intero comparto turistico”.


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