

Gli Autotrasportatori annunciano lo stato di agitazione. Dopo il primo incontro del 14 dicembre 2022 presso il Ministero dei Trasporti, durante il quale le organizzazioni di categoria aderenti ad Unatras – il coordinamento unitario dell’autotrasporto presieduto dal Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani – evidenziarono le forti criticità strutturali e permanenti per le imprese di trasporto merci, dopo l’ultimo incontro convocato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Unatras prende atto che nessuna misura concordata è stata adottata al fine di consentire al settore di affrontare la critica situazione dovuta principalmente all’esorbitante aumento dei costi dell’energia subíto negli scorsi mesi.
“In particolare – spiega Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – la categoria aspetta con urgenza i provvedimenti normativi per la completa fruibilità dei complessivi 285 milioni di euro di risorse stanziate ed approvate dalla legge di bilancio e dal DL “aiuti quater” e la definitiva esclusione dall’obbligo di contribuzione all’autorità di regolazione dei trasporti (ART), soprattutto in considerazione della imminente scadenza del 28 aprile”.
“Senza dimenticare – aggiunge Paolo Brandellero, Presidente di Confartigianato Trasporti Verona – l’individuazione di soluzioni efficaci per affrontare la questione organizzativa degli uffici provinciali delle motorizzazioni civili, riconoscendo comunque l’impegno e lo sforzo del personale, ad esempio, rimasto a Verona, oltre che quella relativa ai trasporti eccezionali. Inoltre, rimane aperta l’attivazione del tavolo permanente per la modifica delle regole di settore e il recepimento delle proposte avanzate per far fronte alla carenza di autisti, che rischia di mettere in ginocchio l’operatività delle imprese e, di conseguenza, la normale mobilità delle merci e delle persone”.
“Le federazioni riunite in Unatras – si legge nella lettera inviata da Genedani al Ministro Matteo Salvini e al Viceministro Edoardo Rixi – non possono che manifestare insoddisfazione per l’inerzia del Governo rispetto alle principali questioni poste, registrando ad oggi la mancanza di risposte adeguate rispetto alle legittime aspettative di decine di migliaia di operatori economici su problematiche di vitale importanza per un settore fondamentale per lo sviluppo economico del sistema Paese”.
“A fronte di questa incresciosa situazione di immobilismo – conclude Brandellero –, Unatras ha posto all’attenzione del Governo il malcontento diffuso, annunciando lo stato di agitazione della categoria, in conseguenza della crescente tensione nel comparto dell’autotrasporto italiano, ribadendo l’urgenza di un’immediata iniziativa dell’Esecutivo, tale da poter offrire le risposte che le imprese attendono, ormai da troppo tempo”.