L’Hellas Verona per cercare al Bentegodi il bis dopo il blitz vincente riuscito a Lecce nell’ultimo turno fondamentale per abbandonare le ultime tre posizioni in classifica; il Torino, guidato dall’ex tecnico degli scaligeri Ivan Juric, per consolidare l’ottavo piazzamento in graduatoria. Erano questi gli obiettivi di gialloblù e granata alla vigilia del 35^ giornata di campionato. Una sfida particolarmente delicata in ottica salvezza per la compagine allenata dalla coppia Zaffaroni-Bocchetti chiamata a rispondere allo Spezia vittorioso nell’anticipo sul Milan.
Speculare lo schema che oppone le due compagini agli ordini del Sig. Di Bello. Un 3-4-2-1 che lasciava intendere come la sfida avrebbe proposto una serie di duelli a centrocampo uomo contro uomo. Con la sola eccezione di Ngonge al posto di Duda, l’undici di partenza dei padroni di casa ricalca quello schierato in terra salentina.
Il primo squillo del match porta al 5’ la firma di Tameze la cui conclusione centrale è respinta da Milinkovic-Savic. Pronta la risposta degli ospiti con Vojvoda al tiro neutralizzato dalla difesa gialloblù. Caratterizzata subito da ritmi elevati e manovre fluide la partita al 23’ perde uno dei suoi protagonisti. Magnani, è, infatti, costretto ad uscire per infortunio sostituito dal diciannovenne Coppola. Neppure il tempo di riassettare la difesa che il Torino passa. È il 29’ quando Sanabria aggiusta un passaggio per il croato Vlasic che dal vertice della lunetta arma un sinistro tanto potente quanto preciso che s’infila alle spalle di Montipò.
Accusato il colpo il Verona stenta ad alzare la pressione sugli ospiti. Ci prova al 35’ Ngonge, il match winner di Lecce, con un tiro da fuori area che non crea problemi all’estremo difensore granata. Al contrario sono proprio gli ospiti, dopo l’ammonizione di Tameze, ad andare vicini al raddoppio con Sanabria che, imbeccato in area da Karamoh,alza sopra la traversa allo scadere del secondo minuto di recupero.
Al ritorno in campo dopo l’intervallo subito due cambi per il Verona con Duda e Cabal rispettivamente chiamati a rilevare il dolorante Verdi e l’acciaccato Dawidowicz. Al 48’ e’ nuovamente ilo Torino a rendersi pericoloso con Vojvoda che non aggancia a pochi passi dalla porta un preciso traversone di Ricci. Tra il 52’ e il 57’ è Lazovic a prendere l’iniziativa e a rendersi pericoloso. Dapprima con un insidioso cross che non trova compagni pronti alla deviazione sotto rete, quindi con una bordata mancina che svernicia il palo esterno. Nel momento in cui il Verona sembra aver ripreso coraggio per la panchina gialloblù arriva la necessità di operare il terzo cambio obbligato per infortunio. Duda, appena subentrato è costretto ad uscire sostituito da Braaf. Stessa sorte per il granata Vlasic al cui posto entra Seck.
Calata l’intensità della partita i gialloblù cercano il tutto per tutto per agguantare almeno il pareggio. Al 67’ il tentativo da fuori di Cabal viene neutralizzato in tuffo da Milinkovic-Savic. Prosegue intanto la girandola delle sostituzioni con Juric che manda nella mischia Pellegri per Sanabria e Schuurs per Djidji. I cambi paiono aver risvegliato il Toro che nell’arco di sei minuti vanno vicini a mettere il punto esclamativo sul match. Inizia Seck con Montipo’ che ne argina l’iniziativa. È quindi la volta di Ricci disperarsi per aver sciupato maldestramente il colpo del ko replicato subito dopo per due volte da Singo che trova in Montipo’ e nella scarsa mira un prezioso alleato per un Verona frastornato e capace di reagire solo ed ancora con Lazovic che chiama in causa in due tempi Milinkovic-Savic.
Continua, invece il super lavoro per il numero uno scaligero che tiene aperte ancora le residue speranze dei padroni di casa opponendosi a Pellegri. Preceduti da una finalizzazione alta di Braaf altri due cambi al 90’ per i granata mirati a far perdere tempo e ad allentare la tensione nelle battute finali con Lazaro dentro per Karamoh e Vieira per Ricci. Nei quattro minuti di recupero non succede nulla di rilevante lasciando inchiodato l’1 a 0 a favore del Torino capace di confermare anche al Bentegodi il suo buon momento di forma e costringendo l’Hellas Verona a rioccupare la terzultima piazza e a non fallire gli appuntamenti dei restanti tre turni di campionato contro Atalanta e Milan in trasferta ed Empoli a domicilio.
Gian Pietro Panareo