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Violenza contro le donne, due uomini arrestati dai Carabinieri

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L’attenzione alle fasce deboli da parte dell’Arma dei Carabinieri rimane sempre molto alta e, oltre alla partecipazione alle iniziative dedicate al contrasto dell’odioso fenomeno, si declina attraverso una quotidiana presenza sul territorio e una speciale prontezza operativa che consente di realizzare una stretta e concreta vicinanza alle vittime di tali reati in tutte le fasi del procedimento, dal primo intervento fino alla sentenza, come i due arresti effettuati nella giornata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese dimostrano.

Il primo arresto è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella, i quali hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di un quarantaseienne che aveva molestato la ex cognata tentando un approccio sessuale. La donna aveva trovato il coraggio di rivolgersi ai Carabinieri lo scorso 2 ottobre, sporgendo querela per violenza sessuale e raccontando spaventata che il parente, in una occasione, aveva provato a entrarle in casa passando da una finestra ma era stato messo in fuga dai vicini che lo avevano scambiato per un ladro. La rapida comunicazione alla Procura della Repubblica di Verona e l’applicazione delle norme del codice rosso hanno quindi consentito al G.I.P. scaligero, che ha riconosciuto i gravi indizi e le esigenze cautelari rappresentate dai Carabinieri, di emettere già in data 5 ottobre il provvedimento restrittivo. L’uomo, che per lavoro è spesso all’estero, è stato rintracciato ieri dopo un lungo servizio di osservazione da parte dei militari della Stazione di Sant’Ambrogio.

Il secondo arresto è invece stato effettuato in flagranza di reato dai Carabinieri di Negrar di Valpolicella. I militari sono stati allertati da una donna che nel 2021 aveva presentato una denuncia di maltrattamenti nei confronti del convivente, per il quale sosteneva di averlo notato nei pressi di un istituto dove lei frequenta un corso di formazione per adulti. La donna era molto preoccupata perché sapeva che l’uomo si sarebbe dovuto trovare a Vicenza, dove sta scontando la detenzione domiciliare proprio a seguito della condanna per i fatti denunciati due anni prima. In quell’occasione l’uomo, che aveva adottato condotte molto violente, era stato arrestato dai Carabinieri e poi, al termine del processo, condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione dal Tribunale di Verona. Da qualche mese stava espiando la pena ai domiciliari a Vicenza, da qui la preoccupazione della donna nell’averlo notato. La pattuglia dei Carabinieri di Negrar di Valpolicella intervenuta sul posto ha riconosciuto la vittima e ne ha compreso immediatamente lo stato di agitazione, decidendo di accompagnarla a casa. Prima di farla salire in casa, però, i militari hanno bonificato lo stabile dove abita, riconoscendo l’ex compagno che, per dissimulare la sua presenza, ha finto di bussare alla porta di una vicina di casa. L’uomo è stato immediatamente bloccato e arrestato per il reato di evasione dalla detenzione domiciliare. La donna è così potuta tornare nella sua abitazione.
Dell’arresto è stata data comunicazione al P.M. di turno che ha disposto il processo per direttissima che si sta svolgendo questa mattina presso il Tribunale di Verona.


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