“Liste d’attesa infinite e rette delle Rsa che aumentano: oggi ci sono delle forti criticità nella sanità veneta, che si trascinano da anni, ma che ora stanno esplodendo, e la Regione ha delle responsabilità. Credo che a Palazzo Balbi debbano dare risposte ai gravi problemi che sollevano due figure autorevoli, credibili e imparziali come il dg di Agenas Mantoan e il presidente di Uripa Volpe”, a dirlo l’On. Flavio Tosi, deputato e coordinatore regionale del Veneto di Forza Italia.
Il quale, sulle liste d’attesa, ritorna sulle dichiarazioni del dg di Agenas Domenico Mantoan: “Mantoan, che è stato responsabile in passato della sanità veneta e quindi conosce la materia, denuncia il fallimento del monitoraggio regionale del piano nazionale delle liste d’attesa, con il Veneto che ha concesso gli indicatori solo di 3 aziende sanitarie su 12. Mantoan poi mette sul tavolo una questione preoccupante e grave chiedendosi dove sono andati a finire anche i 36 milioni di euro che lo Stato ha corrisposto al Veneto per i Cup regionali. I veneti aspettano mesi, a volte anche di più, per una visita e un esame, le risorse per ridurre drasticamente i tempi ci sono, ma non vengono stanziate”.
Riguardo il quasi certo aumento delle rette delle Rsa, Tosi condivide la dura presa di posizione di Roberto Volpe, presidente di Uripa, che ha chiesto coerenza alla politica regionale e un’assunzione di responsabilità davanti a famiglie e ospiti delle Rsa venete: “L’assessora Lanzarin dice che sta mettendo in campo tutti gli strumenti e che aprirà un tavolo inter-istituzionale. Una risposta vaga, politichese, che malcela un certo imbarazzo. Qui servono soldi, non tavoli, poi vai a vedere e nella prossima manovra di bilancio regionale non viene messo un euro in più”.
Tosi ricorda infine il nuovo sistema informatico Sio in uso nell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (AOUI) che “non funziona e mai funzionerà e crea grosse problematiche nel trasmettere i dati. La Regione, come ho già avuto modo di dire nelle settimane scorse, ha sbagliato la gara. Adesso paga AOUI di Verona, scelta per sperimentarlo, ma in futuro si rischia di mettere in difficoltà tutto il sistema Veneto”.