Da sempre l’eccellenza italiana è conosciuta nel mondo e sono tanti i personaggi che si sono distinti in diversi ambiti: dalla scienza alla cultura, dall’arte alla tecnologia. Tra questi pionieri c’è di certo Camillo Olivetti inventore, artigiano, fondatore dell’impresa che il figlio Adriano ha consegnato al mito e alla storia.
Alla famiglia Olivetti, il Centro “Cultura di impresa” del dipartimento di Management e il museo di Storia dell’informatica del dipartimento di Informatica dedicano due mostre e una tavola rotonda in programma nel mese di novembre. Il progetto, dal titolo “Dal Belpaese allo Spazio, l’informatica italiana: testimonianze di imprenditorialità visionaria e consapevole” rientra nel calendario degli eventi promossi per i 40 anni dell’università di Verona.
Il progetto si articola in tre eventi rappresentati da una tavola rotonda che si è tenutta il 17 novembre e due mostre visitabili fino al 10 dicembre.
L’iniziativa si propone di approfondire il legame tra storia, memoria e cultura aziendale a partire dall’esperienza e dal modello imprenditoriale della fabbrica-comunità̀ di Olivetti, proiettato alla valorizzazione degli individui e delle relazioni umane. Olivetti si dimostra un imprenditore abile nell’armonizzare tecnologia, innovazione e cura del design, con una spiccata e peculiare sensibilità̀ nei confronti degli aspetti sociali del lavoro. La responsabilità del pensare e dell’agire dell’impresa, testimoniati con tenacia e fiducia da tante figure di imprenditorialità visionaria e consapevole transitate nella storia aziendale, sono stati determinanti per l’evoluzione dell’elettronica e dell’informatica, e per lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità, del territorio, del Paese.
La tavola rotonda che si è tenuta venerdì 17 novembre, dalle 10 alle 13, nell’aula magna del Silos di Ponente, in via Cantarane 24 si è aperta con i saluti istituzionali ed è stata presieduta e moderata da Paola Castellani, docente del dipartimento di Management e referente del Centro cultura di impresa. Sono intervenuti Laura Curino, attrice, regista, direttrice del Teatro Giacosa di Ivrea, Gastone Garziera, progettista Olivetti, Gianni Potti, presidente di Fondazione comunica e fondatore di Digitalmeet, Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, artisti, illustratori, videografi, autori di diverse pubblicazioni e Marcella Turchetti, dell’Associazione archivio storico Olivetti.
La tavola rotonda ha proposto un approfondimento sull’anima, i valori identitari, i fondamenti della cultura organizzativa partecipativa e inclusiva dell’impresa Olivetti e il suo orientamento verso una educazione umanistica e comunitaria. Si è riflettutto sul valore di tale impresa per l’Italia cercando di comprendere per quale ragione il Paese ha ceduto il primato di eccellenza ottenuto con Olivetti nel settore dell’elettronica. Si è cercato, inoltre, di riflettere sull’evoluzione intervenuta con il digitale, su come ha cambiato le nostre vite. La storia e l’eredità di Camillo e Adriano Olivetti, la loro capacità di sognare e di visione, hanno generato lo sviluppo dell’esperienza di Ivrea e della sua comunità intorno all’idea di fabbrica come centro propulsore di cultura. Una progettualità sostenuta da numerose testimonianze di imprenditorialità visionaria e consapevole, da Mario Tchou a Ettore Sottsass, da Roberto Olivetti a Pier Giorgio Perotto, Giovanni De Sandre e Gastone Garziera, da Marisa Bellisario a Renzo Zorzi e altri ancora.
La mostra “Artefatti culturali: le pietre miliari Olivetti”, allestita nella Provianda di Santa Marta in via Cantarane, 24, è visitabile dal 2 novembre 2023 fino al 10 dicembre 2023. Si espongono alcuni oggetti della collezione del museo di Storia dell’Informatica dell’università di Verona come manuali e notiziari Olivetti, una matrice logica di sequenza di un calcolatore Olivetti Elea 6001, risalente ai primi anni ’60, oggetti meccanici come le macchine da scrivere, o elettronici, come calcolatrici o parti di computer.
La mostra propone, inoltre, a cura del Centro cultura di impresa del dipartimento di Management dell’università di Verona in collaborazione con l’Associazione archivio storico Olivetti e l’Archivio nazionale cinema impresa, la proiezione di filmati storici della Società Olivetti che pongono in risalto il rapporto intenso, aperto all’innovazione e all’insolito, tra l’impresa Olivetti, designer e registi:
- Macchina cerca forma (1970), regia di Massimo Magrì, testo di Ettore Sottsass
- Olivetti Synthesis 45/80 (1977), regia di Massimo Ballerini, testo di Ettore Sottsass
Le immagini sono fornite da “Csc – Archivio nazionale cinema impresa, per gentile concessione di Associazione archivio storico Olivetti”.
La mostra “Sviluppo e diffusione dell’informatica: impatto della letteratura specializzata e della macchina zero”, allestita nella biblioteca Arturo Frinzi, in via San Francesco 20, dal 2 novembre 2023 fino al 10 dicembre 2023. Si espongono riviste storiche specializzate di informatica e di personal computer, tra le quali Bit, Byte, If, Basic-enciclopedia dell’informatica dei mini e personal computer, oltre che opere bibliografiche, sull’impresa Olivetti e i suoi protagonisti e riproduzioni di immagini tratte da due graphic novel ispirate alla storia di Adriano Olivetti e Mario Tchou.
La mostra propone, come contributo del Centro cultura di impresa del dipartimento di Management dell’università di Verona, dell’Associazione archivio storico Olivetti e dell’Archivio nazionale cinema impresa, la proiezione di filmati della cineteca storica Olivetti che pongono in risalto la visione umanistica, innovativa, comunitaria del modello imprenditoriale olivettiano.