Vi siete mai chiesti quanto possa essere importante per un anziano o un’anziana che vivono da soli avere qualcuno che risponda ai bisogni anche più modesti, come sistemare un rubinetto, fare una piccola spesa o semplicemente bere un caffè scambiando due parole? Ha un valore enorme, perché è il miglior antidoto contro la solitudine e nello stesso tempo favorisce l’incontro e l’ascolto tra generazioni. Per questo motivo i Servizi Sociali del Comune di Verona sostengono il Progetto Affido Anziani promosso dalla Cooperativa Sociale Spazio Aperto, un valido supporto agli anziani per fornire loro un sostegno adeguato con servizi mirati al fine di migliorare l’assistenza, la qualità della vita e promuovere l’inclusione sociale.
“La problematica più grande legata agli anziani è quella della solitudine – afferma l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni -. Anche nelle famiglie più strutturate infatti l’anziano si trova da solo. Se in più non c’è una famiglia di riferimento questo si evidenzia ancora di più e va a pesare sulle persone. Per questo motivo cerchiamo di creare comunità, aiutando gli anziani a non percepirsi più soli mettendo loro qualcuno vicino. L’Affido Anziani è un progetto sociale di cura dei nonni e delle nonne da parte di volontari, che rappresenta un’iniziativa significativa per la costruzione di un ponte tra generazioni. È promosso da una cooperativa sociale, in partenariato con il Comune, ed ha superato con successo la fase sperimentale. Ora viene implementato strutturalmente in tutta la città e nelle Circoscrizioni. Siamo alla ricerca di volontari e individui disposti a dedicare il loro tempo e le loro energie ai cittadini e alle cittadine over 65, con l’obiettivo di creare legami significativi e duraturi. Crediamo fermamente che l’ascolto e lo scambio di storie rappresentino un elemento fondamentale per la costruzione di un ponte autentico tra le generazioni, e non vediamo l’ora di vivere questa esperienza arricchente insieme alla nostra comunità”.
L’aumento dell’età media della popolazione in Italia e in Europa sta mettendo sotto pressione un sistema di welfare pubblico. Le statistiche indicano che il 25% della popolazione veronese ha più di 65 anni, il 12,7% degli over 70 vive da solo, aumentando al 52% per gli ultraottantacinquenni, evidenziando la necessità di trovare nuove soluzioni.
L’affido quindi diventa un’importante forma di scambio intergenerazionale che porta benefici, sia a chi lo riceve ma anche a chi lo offre, rappresentando un ponte prezioso tra le generazioni. Le persone anziane, spesso definite della quarta età, portano con sé preziose esperienze e vitalità che possono arricchire e donare nuova energia a chi sta loro vicino.
Il Progetto Affido Anziani, già sperimentato nel Comune di Verona da circa due anni nelle Circoscrizioni 1^, 2^ e 3^, ha finora raggiunto buoni risultati spingendo l’Amministrazione ad estenderlo a tutta la città.
Il Progetto Affido Anziani. È un dispositivo sociale “leggero e flessibile”, co-gestito con il Servizio Sociale di Base, che mira a soddisfare l’aumento dei bisogni di relazione, contatto, vicinanza e supporto nelle attività quotidiane delle persone anziane sole. Tali bisogni non devono necessariamente essere affrontati da figure professionali specifiche (come operatori socio-sanitari, educatori, infermieri, ecc…), ma il loro soddisfacimento contribuisce significativamente al benessere e alla qualità della vita delle persone anziane nel loro ambiente domestico, riducendo il disagio sociale.
L’affido può includere, ad esempio, l’accompagnamento di una persona durante commissioni o semplicemente una visita per condividere qualche conversazione leggera. Queste attività, seppur apparentemente banali, possono rappresentare enormi sfide per coloro che si trovano soli, rendendo difficile il mantenimento della propria autonomia domiciliare. Con questo progetto, gli affidatari offrono supporto per qualche ora alla settimana o per brevi periodi, garantendo un aiuto nella vita di tutti i giorni. Ai volontari affidatari verrà offerto un percorso formativo iniziale e un piccolo rimborso spese mensile; riceveranno inoltre supporto continuo dal Silver Manager professionista incaricato a seguire il progetto, il quale sarà in contatto costante con i Servizi Sociali per rispondere a ogni loro necessità e richiesta.
Per approfondimenti si può trovare sul canale YouTube un video realizzato dalla Cooperativa Spazio Aperto che racconta l’esperienza del progetto negli anni passati. Il filmato ha il titolo “Affido nella Fragilità” e il link è https://www.youtube.com/watch?v=ro7ctvuTuE4
Il progetto è stato presentato questa mattina in Sala Arazzi. Sono intervenute L’assessora Alle Politiche Sociali E Abitative Luisa Ceni, la coordinatrice servizi sociali area adulti anziani Daniela Liberati, l’assistente sociale progetti trasversali Area Adulti
Anziani Cristina Purgato, la responsabile area progettazione e sviluppo Coop. Spazio Aperto Maddalena Galvani, Deina Centomo dell’area progettazione e sviluppo Coop. Spazio Aperto e l’affidatario Agostino Trettene.
“Ho in affido una donna di quasi novant’anni – racconta Agostino Trettene -. È un’esperienza particolarmente forte, perché all’inizio dedichi due ore a settimana per fare due chiacchere trasformandosi poi in un legame vero e proprio anche con la mia famiglia. Si tratta di rispondere a piccole richieste che però per un anziano o un’anziana sono fondamentali”.
“Il progetto, che è già stato sperimentato, ci fa entrare in contatto con storie importanti – spiega Maddalena Galvani -. Abbiamo già incontrato 25 anziani e di questi incontri 8 proseguono oltre i termini temporali stabiliti, perché dall’accudimento spesso nascono relazioni vive e di amicizia. Diamo però importanza anche alla ‘cura di chi cura’, perché la formazione e il sostegno agli affidatari è fondamentale per la riuscita del progetto”.
“E’ stata ideata una campagna di promozione che sarà visibile già nei prossimi giorni sia per la comunicazione del progetto, sia per la ricerca di volontari – ha detto Deina Centomo -. Stiamo infatti cercando candidati maggiorenni che vogliano dedicare due ore della settimana a questa attività di volontariato estremamente flessibile e organizzato di concerto con le referenti dei Servizi Sociali”.