Il sindaco si conferma inflessibile sui divieti dettati dal Covid-19. L’emergenza deve rimanere alta e servono ancora molti sacrifici. Sboarina duro, anzi durissimo, dichiara guerra ai furbetti e a chi non ce la fa più a stare in casa, sopratutto in queste giornate primaverili. La salute dei 262 mila veronesi viene al primo posto. Nessuno può fare attività sportiva e motoria. Bloccate anche le passeggiate con i bambini. Federico Sboarina è determinatissimo su ciò che c’è da fare, segue la line Zaia e dichiara che anche per i bambini le passeggiate è meglio non farle, anche se una boccata d’aria possono sempre prenderla. Ne ha dato l’esempio qualche giorno fa sui social pubblicando una foto in cui si dice lontano dai suoi due piccoli figli e dal compleanno di uno di questi, tutti blindati a casa dei nonni. A Palazzo Barbieri ciò che c’è da fare è molto chiaro. Considerano questi giorni quelli più difficili e cruciali dell’andamento dell’epidemia e dell’emergenza sanitaria a Verona, e la gente sui social da ragione a questa linea visto il numero di visualizzazioni e consensi. Dobbiamo resistere per guarire. Dello stesso parere anche Nicolò Zavarise, leader veronese della Lega e Assessore al Commercio, il quale rincara la dose perché vede troppe macchine in circolazione e chiede ai rappresentanti dell’ordine pubblico di adottare le disposizioni con il massimo rigore. Sull’argomento arriva poi il Vicesindaco Luca Zanotto, evidenziando che i furbetti non sono diminuiti ma aumentati, le automobili in circolazione sono superiori a quelle delle scorse settimane. Significa che il traffico pian pianino aumenta ovunque. Intanto continua la strage degli ospizi denunciata in anteprima dal nostro giornale il Mattino di Verona oggi diventata una vera e propria tragedia. Si di doveva intervenire prima e anticipiamo, adesso, che nulla si sa di che cosa avviene nei conventi.