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Nuovo regolamento tutela animali. Bocchi: “Opera di revisione senza precedenti in Italia”

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Abolito il trasporto pubblico su carrozze. Proibito nei circhi il possesso e uso di animali esotici. E, ancora, divieto di tenere animali in terrazze o balconi senza possibilità di accesso all’interno dell’abitazione. Sono queste alcune delle nuove limitazioni in vigore, da oggi a Verona, grazie al nuovo regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali.

Il documento, approvato in via definitiva nel Consiglio comunale di ieri sera, è stato illustrato oggi dal sindaco Federico Sboarina insieme al consigliere comunale incaricato alla Tutela degli animali Laura Bocchi. Presenti il direttore dei Servizi igiene urbana animale dell’Ulss9 Stefano Adami e il presidente della Consulta comunale per la tutela e il benessere degli animali Romano Giovannoni, a capo di Enpa Verona.

“Un’opera di revisione e confronto che ha richiesto quasi tre anni di lavoro – dichiara Laura Bocchi –. Oltre a normare e garantire il civile rapporto di convivenza fra uomini e animali, il regolamento punta ad essere un prezioso strumento a disposizione delle forze dell’ordine, quotidianamente impegnate nella salvaguardia dell’incolumità e del benessere di tutti gli animali presenti sul territorio comunale. Molte delle novità introdotte, infatti, come ad esempio il divieto di abbandono di animali sul balcone, non trovano ad oggi in Italia una adeguata disciplinate. Fra gli articoli più innovativi, entrati in vigore per la prima volta nel nostro Paese, l’abolizione a Verona del servizio di trasporto pubblico su carrozze. Un sincero ringraziamento a quanti, con osservazioni e consigli puntuali e costruttivi, hanno collaborato con il Comune nella stesura di questo importante testo regolamentare”.

“Ancora una volta – precisa il sindaco Sboarina – Verona è modello in Italia per quanto riguarda le normative per la tutela degli animali. Un plauso al consigliere delegato Laura Bocchi, per la costante attenzione rivolta al mondo animale e al grande lavoro di analisi compiuto per la redazione di questo testo”.

Novità del regolamento applicate per la prima volta in Italia
– Carrozza coi cavalli. Abolito lo svolgimento a Verona dell’attività di trasporto pubblico di persone.
– Circhi. Divieto di possesso e uso animali esotici.
– Maltrattamento animali. Facoltà del sindaco di emanare ordinanze di divieto di possesso animali da parte di soggetti che sono stati condannati per il loro maltrattamento o uccisione.
– Gestione animali d’affezione. Istituiti gli asili diurni, con la possibilità di apertura di strutture destinate al ricovero temporaneo e a scopo di lucro di cani od altri animali di proprietà. In questo modo, durante un prolungata assenza dei propri padroni, gli animali potranno restare in compagnia di qualcuno e non recare disturbo, con guaiti o abbai, al vicinato.
Inoltre, per i gatti che escono di casa, obbligo di microchip e sterilizzazione.
– Disciplina e tutela di nuovi animali e specie che prima non erano menzionati. Fra questi, ad esempio, i conigli, per i quali si riconoscono ora le colonie, con l’autorizzazione alle associazioni di prendersene cura e di provvedere alla loro sterilizzazione per evitarne l’incremento incontrollato.
Inoltre, inseriti e regolati gli animali esotici, fino ad oggi non menzionati e la cui detenzione e cura non era normata.

Principali proibizioni introdotte. Divieto di tenere animali in terrazze o balconi senza possibilità alcuna di accesso all’interno dell’abitazione; divieto all’uso di collari con campanelli che possono provocare disturbi neurologici; divieto di dono di animali, d’affezione e non, come premio, ricompensa ed omaggio nell’ambito di feste e manifestazioni pubbliche, o altre attività; il divieto di sopprimere animali da compagnia e d’affezione se non con metodo eutanasico riconosciuto, praticato da un Medico Veterinario su animali affetti da patologie incurabili o di comprovata ed accertata pericolosità a seguito di valutazione comportamentale. Inoltre, divieto di molestare, catturare, detenere e commerciare la fauna selvatica, nonché di distruggere i siti di riproduzione, fatto salvo quanto stabilito dalle leggi vigenti che disciplinano l’esercizio della caccia, della pesca e delle normative sanitarie.


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