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Il Central Park secondo Tosi: l’ex sindaco aggiunge un altro tassello al suo programma per Verona 2022 – VIDEO

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Il Central park sarà un Parco dell’Arte e della Musica, un ampio parco verde arricchito dalle scenografie dell’Arena e di sculture ed opere d’arte, anche collocate temporaneamente, valorizzando gli artisti veronesi. E la parte preponderante del progetto, avrà le caratteristiche di un bosco urbano, fondamentali per migliorare la qualità dell’aria ed attenuare la calura estiva.

Non ci sarà edificazione a sud dell’area per saldare il verde ai quartieri limitrofi, senza strade di scorrimento al suo interno. Un parco urbano al servizio dei veronesi che lo richiedono a gran voce, ma anche una nuova, stimolante meta turistico-culturale.

Stiamo parlando dell’area di maggiore rigenerazione urbana della città e Verona deve risolvere, fra i tanti altri, anche questi 5 problemi:

  1. Sviluppare l’area per la realizzazione del Central Park trovando le risorse necessarie per bonificare il sottosuolo dai residui bellici e realizzare il parco.
  2. Adeguare alle esigenze della moderna didattica il sistema scolastico superiore di prevalente interesse provinciale in buona parte insediato all’interno della cinta muraria del centro storico, in edifici magari prestigiosi architettonicamente, ma inadeguati per una moderna didattica e accessibili con difficoltà.
  3. Razionalizzare i vari uffici del Comune, ora dislocati in sedi diverse, in edifici inadeguati e complessivamente inefficienti e di difficile accessibilità per gli utenti, realizzando la sede unica degli uffici comunali.
  4. Dotare Verona di un Auditorium facilmente accessibile, idoneo per grandi concerti e grandi eventi, anche al coperto.
  5. Far realizzare una nuova stazione dedicata all’Alta Velocità facilmente e velocemente accessibile dai quartieri e dalla provincia: il nodo ferroviario di Verona deve essere adeguato all’imminente arrivo delle linee ferroviarie che la col legheranno rapidamente con le
    altre città.

E per realizzare questi progetti la sinergia con le occasioni del PNRR è fondamentale, facendo diventare il Comune regista di tutta l’operazione, ma non solo: in un rapporto a 4 tra il Comune di Verona, la Società austriaca aggiudicataria della gara d’appalto, la Provincia di Verona e le Ferrovie dello Stato si potrebbe pensare anche alla vendita successiva alla dismissione degli uffici di proprietà del Comune e della Provincia in cento storico.

Per quanto riguarda il Pnrr invece l’opera risponde a tutti gli obiettivi del piano:

  • Transizione verde
  • Trasformazione digitale
  • Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
  • Coesione sociale e territoriale
  • Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale
  • Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani

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