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Studenti e Collegio dei Geometri al lavoro per ricreare le planimetrie dell’Ostello del Pellegrino

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Gli studenti di due classi IV dell’Istituto Tecnico Statale Cangrande, assieme ai professionisti del Collegio dei Geometri di Verona, hanno lavorato fianco a fianco per restituire al santuario della Madonna della Corona a Spiazzi il suo Ostello del Pellegrino. Hanno lavorato direttamente sul campo per un rilievo topografico a 360°, che permettesse una precisa ricostruzione in 3D dell’edificio esistente. I dati e le misurazioni sono stati poi analizzati e utilizzati per restituire piante, sezioni dell’edificio e rilievo topografico dell’area pertinenziale e hanno il merito di aver colmato una lacuna importante: del fabbricato, infatti, non esistevano più né elaborati grafici, né planimetrie, perdute nel corso dei secoli.

La richiesta di aiuto è arrivata all’Istituto Cangrande direttamente da monsignor Martino Signoretto, rettore del Santuario che, oggi, al termine di alcuni mesi di lavoro da parte di professionisti e studenti, ha ricevuto i rilievi e le nuove piante dell’antico edificio soprastante la chiesa.

“Il rilievo all’Ostello – sottolinea Fiorenzo Furlani, presidente del Collegio Geometri di Verona – rappresenta un importante momento di formazione, direttamente sul campo, per i ragazzi. Un’occasione per mettere in connessione il mondo professionale con la scuola e per dare agli studenti la possibilità di confrontarsi con strumenti e metodologie tipiche del nostro lavoro. Ma, nello spirito di professionalità e gratuità proprio dei geometri, lavorare a questo rilievo significa anche mettere a disposizione della comunità le nostre competenze, nel rispetto degli alti valori propri della nostra categoria. Nello specifico, partecipare a questo rilievo ha significato rendere disponibili conoscenze che erano andate perdute e che serviranno per un futuro riutilizzo dell’edificio”. 

“La vocazione di questo storico edificio – spiega mons. Signoretto – è sempre stata l’ospitalità e recuperare questa sua predisposizione, in questo momento storico, è fondamentale. La struttura è la risposta perfetta per chi percorre i lunghi pellegrinaggi, i cosiddetti cammini lenti che sono sempre più frequentati. I pellegrini cercano un alloggio dignitoso, ma molto essenziale, molto semplice e possibilmente vicino al luogo santo: quindi, recuperare questa vocazione dell’edificio, che già gli antichi avevano compreso, è molto importante e questo rilievo rappresenta il primo passo per il restauro della struttura”.

Complessivamente sono 33 gli studenti che, accompagnati dai professori di Topografia Aldo Romanelli ed Enrico Ballottari, stanno partecipando al progetto. A settembre, infatti, la formazione proseguirà con la stesura di una idea di recupero del fabbricato e di riqualificazione complessiva.

I rilievi degli studenti e dei geometri professionisti hanno permesso di creare una “nuvola di punti” che ricrea i circa 300 mq del grande edificio di 3 piani, stanza per stanza. Ma non solo: ragazzi e professionisti, dotati di laser scanner e droni, hanno realizzato anche il rilievo dell’area esterna all’Ostello, in vista di una futura riqualificazione che ne permetterà l’utilizzo come spazio per le tende dei pellegrini. E hanno completato il rilievo anche della “gabbiola”, la stanza che, a strapiombo sulla roccia, si trova direttamente sopra l’Ostello. Un tempo la “gabbiola”, grazie all’argano di cui era dotata, serviva per calare il materiale da costruzione con cui sono stati realizzati gli edifici di Madonna della Corona, prima della realizzazione dell’attuale strada.

“Una collaborazione proficua che ha permesso agli studenti di scoprire e utilizzare la tecnologia che oggi i geometri hanno a disposizione – afferma Luca Marchi, responsabile commissione Catasto e Topografia del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Verona, che ha guidato i rilievi con il collega professionista Daniele Madella -. Un’esperienza di lavoro concreta su un progetto reale, di cui i ragazzi hanno potuto capire finalità e utilità. Essere impegnati per ore assieme ai professionisti ha acceso il loro entusiasmo e li ha davvero coinvolti. La professione del geometra si è evoluta ad una velocità incredibile, i giovani rappresentano il futuro di un lavoro sempre più richiesto e che offre molti sbocchi professionali”.

All’entusiasmo degli studenti, si è unito anche quello degli insegnanti che hanno accompagnato le classi, guidando i ragazzi nel rilievo.


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