Grazie all’acquisizione di Cattolica Assicurazioni Generali ha migliorato le proprie stime sulle azioni. La compagnia triestina prevede di ottenere sinergie per 120-130 milioni di euro entro il 2025, rispetto all’obiettivo di 80 milioni di euro indicato al momento dell’offerta del 2021.
L’obiettivo principale che Generali voleva raggiungere con l’acquisizione di Cattolica era di consolidare ulteriormente la propria leadership sul mercato domestico. Il processo di integrazione, che contempla la creazione di un portafoglio prodotti semplificato e centralizzato, sta procedendo in modo rapido ed efficace, confermando così l’evidente valenza strategica illustrata al momento dell’offerta pubblica.
Per quanto riguarda Cattolica, “le accresciute sinergie presentate confermano sia la nostra capacità di valutare e realizzare le giuste opportunità di M&A che quella di integrare una società in modo veloce ed efficiente”, ha sottolineato il group general manager di Generali, Marco Sesana. L’utile netto normalizzato al 2024 delle attività core della compagnia veronese è stimato in almeno 145 milioni e in 171/178 milioni l’anno successivo.
I nuovi principi contabili adottati da Generali, Ifrs 17 e 9, miglioreranno in modo significativo la visibilità e la prevedibilità degli utili generati nel segmento Vita, senza però avere alcun impatto sulla generazione di cassa e di capitale, sul flusso di cassa netto della holding, sui dividendi o sulla Solvency.