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Zona gialla: si comincia a respirare

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Dopo un ritorno in zona gialla con freddo e diluvi quotidiani, finalmente i veronesi hanno potuto godersi il primo vero weekend di riapertura. Il fine settimana che si è appena concluso, che ha coinciso con il primo maggio, è stato anche un banco di prova con gli “ok” autorizzati dal governo e il graduale ritorno alla normalità.

I veronesi si sono goduti così la loro città, la provincia, il lago e i monti. Molto apprezzato anche il mercatino dell’antiquariato di San Zeno con apertura e presenze scaglionate. L’idea ha dato ottimi risultati. I veronesi si sono appropriati con distanziamento delle aree verdi e chi ha potuto si è scatenato in ristoranti e bistrot. Ovviamente il centro storico e il Garda l’hanno fatta da padrone.

Il desiderio di uscire e ritornare ad una socialità diffusa benché distanziata ha interessato Verona che ha anche visto l’arrivo dei turisti che a spanne non sono stati pochi. Questo weekend di sole ci voleva proprio per tutti, giovani e vecchi. I veronesi, ad eccezione della scellerata rissa in piazza Erbe, si sono comportati con grande responsabilità e senso sociale.

Qualche assembramento d’eccezione ha confermato la regola che i nostri concittadini hanno capito la responsabilità che si portano addosso. Inoltre c’è da registrare la riapertura di molte attività che sono tornate a lavorare, soprattutto nel settore della ristorazione. Gran successo poi di agriturismi e trattorie della provincia. Insomma come primo fine settimana e ritorno un po’ “all’antico”, è andato tutto molto bene.


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