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Nuovo inceneritore a due passi dalla città, Bertucco denuncia e lancia l’allarme

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Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune lancia la bomba sull’inceneritore limitrofo alla nostra città, in quel di San Martino Buon Albergo. Lo fa insieme a Carlo Pozzerle presidente protempore della Settima Circoscrizione, Claudio Ferrarini, consigliere di minoranza a San Martino Buon Albergo e al militante Francesco Merzari, studente molto preparato.

Di cosa si tratta? Di un nuovo inceneritore che la Creven Srl, con la benedizione del Comune di San Martino, vorrebbe costruire nella zona nota come Bonettone. Un’area sfruttata per anni in modo vergognoso come discarica, cava, trattamento di fanghi delle industrie e lavorazione marmo, chiusa per procedura fallimentare. L’uso di destinazione dovrebbe essere stato agricolo e invece arriva la Creven Srl che “Chiede – ci fa sapere Bertucco – alla Regione di realizzare un nuovo impianto di trattamento rifiuti con essicamento termico di fanghi civili e agroalimentari e il loro incenerimento con annessa sezione di depurazione delle acque a scarico nel torrente Rosella”.

“Creven prevede di trattare 100 mila tonnellate all’anno di fanghi – denuncia Bertucco -, pari a 300 tonnellate al giorno, con ben 25 tipologie di rifiuti (non solo fanghi) allegati”. La comunità locale è in subbuglio. Più di 400 i firmatari della petizione che si oppone all’inceneritore perché nella zona est di Verona sono già presenti Ca’ del Bue, Ca’ Vecchia le Acciaierie Verona e altri impianti di trattamenti rifiuti.

“Sul progetto Creven – precisa Michele Bertucco – sono state presentate osservazioni negative da parte della Provincia, dei Comuni di San Martino, San Giovanni Lupatoto, Lavagno e dalle Circoscrizioni Settima e Ottava. A tutti questi si sommano associazioni locali e l’industria alimentare Aia che lì in zona ha altri progetti importanti”.

Tutti “no” supportati da pareri tecnici competenti in materia ambientale e urbanistica. “Manca all’appello il Comune di Verona – denunciano Pozzerle e Bertucco -, che ha eseguito un piccolo compitino con un parere di giunta trasmesso alla Regione”. Una limonata calda che non rafforza certamente la grande opposizione all’iniziativa.

Senza contare che proprio il Comune di Verona sull’argomento è il primo interessato perché dista dall’impianto soli 750 metri. “E lì – ricorda Bertucco – c’è il piccolo agglomerato urbano di Fondo Frugose e i mezzi pesanti che entreranno e usciranno da Creven percorreranno le vie della Polveriera e via Mattarana”.

Il Comune di Verona insomma è un assente ingiustificato con grave negligenza sul problema: “Cosa grave – conclude Bertucco – è che palazzo Barbieri oltre ad essere negligente, il 9 giugno non ha partecipato alla conferenza di servizi. Questo dimostra ancora una volta l’assoluta negligenza dell’amministrazione su questi temi e l’evidente incapacità di valutare progetti di questa portata“.


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